Cessazione dei lanci di razzi, cessate il fuoco e risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’ONU sulla questione. Sono i tre elementi al centro della risoluzione per il conflitto israelo-palestinese proposta dalla Francia e sostenuta da Egitto e Giordania. “La Cina la sostiene senz’altro” ha fatto eco l’ambasciatore cinese all’ONU, Zhang Jun.
Fonti dell’Eliseo hanno spiegato che il Presidente francese, Emmanuel Macron, “ha partecipato a una riunione trilaterale con il Presidente egiziano Al Sisi e il Re di Giordania” in cui è stato deciso di “lanciare un’iniziativa umanitaria per la popolazione civile di Gaza in collegamento con le Nazioni Unite“. Le fonti francesi hanno sottolineato che Egitto e Giordania “sono attualmente in pace con Israele e sono protagonisti influenti nei luoghi santi per la Giordania e su Gaza per gli egiziani“.
Pronti a 48 di tregua, ma le parti non danno un chiaro sì
Intanto sul terreno di guerra si parla di 48 ore di tregua. Le parti, però, smentiscono. Anche l’Egitto ha proposto, “attraverso canali privati” un cessate il fuoco tra Israele e Hamas a partire da alle 6 di mattina (ora locale) di giovedì prossimo. Lo riporta la tv israeliana Canale 12 che cita fonti palestinesi secondo cui Hamas ha accettato mentre Israele non ha risposto.
Gaza: 212 morti, 1400 feriti, oltre 3000 razzi lanciati in 9 giorni
Ma il conflitto non cessa ancora. Sono stati 120 gli obiettivi colpiti nelle ultime 24 ore dall’esercito israeliano nella Striscia di Gaza, comprese 10 postazioni di lancio di razzi. Questo quanto afferma il portavoce militare Hidai Zilberman: molti “degli attacchi sono stati condotti nel quartiere residenziale di Rimal a Gaza City dove vivono molti leader di Hamas“.
In nove giorni di continui bombardamenti israeliani a Gaza sono rimaste uccise complessivamente 212 persone. Lo ha reso noto il Ministero della Sanità di Hamas. I morti includono, secondo il Ministero, 61 bambini, 36 donne e 16 anziani. I feriti sono stati finora 1400.
Ancora per restare sui numeri del conflitto, i razzi lanciati da Gaza contro Israele sono stati complessivamente 3.440, intercettati al 90% dal sistema di protezione Iron Dome. Sempre secondo quanto dichiarato da Zilberman, che ha aggiunto come di questi circa 500 sono ricaduti all’interno della Striscia. L’aviazione israeliana ha distrutto oltre 15 chilometri di tunnel sotterranei nel Nord della Striscia. Gli obiettivi colpiti sono stati 65, nel quartiere Rimal a Gaza City. L’esercito ha ribadito che Hamas “piazza obiettivi militari in aree civili densamente abitate“.
Nella giornata di ieri è stato colpito un capannone agricolo in Israele. Hanno perso la vita due persone, operai nell’azienda, uno di origini thailandesi. I colpi di mortaio sono proseguiti anche durante le operazioni di soccorso.