Overshoot Day e la Cop26 lancia l’allarme sulla salute del pianeta

Oggi è l’Overshoot Day e la Cop26 (la Conferenza mondiale sui Cambiamenti Climatici, che verrà ospitata a Glasgow nei prossimi mesi di ottobre e novembre) lancia l’allarme sulla salute del pianeta: dobbiamo agire in fretta e farlo tutti insieme, creare un cambiamento reale, per rispondere all’emergenza climatica le cui conseguenze sono sempre più gravi.

Si tratta di una data simbolica in cui l’umanità esaurisce tutte le risorse naturali che il Pianeta è in grado di rigenerare in un anno. Per determinarla, il Global Footprint Network calcola il numero dei giorni necessario alla terra per fornire le risorse consumate dall’uomo e per fare questo viene divisa la biocapacità del pianeta (ovvero il quantitativo di risorse naturali che la Terra è in grado di generare ogni anno) per l’impronta ecologica dell’uomo (ovvero il fabbisogno annuo di risorse da parte dell’umanita); il risultato viene poi moltiplicato per 365, i giorni di un anno.

I primi due fattori di questa ‘equazione’ sono calcolati sulla base delle statistiche delle Nazioni Unite; in effetti, l’unico fattore a cambiare è la nostra impronta ecologica: le risorse della Terra (e le loro capacità di rigenerarsi) sono le stesse, siamo noi che le sprechiamo ogni anno di più.

(biocapacità del pianeta / impronta ecologica dell’umanità) x 365 = Earth Overshoot Day

Negli anni, questo giorno si è spostato lentamente sempre più indietro nel calendario (si pensi che solo l’anno scorso, per effetto anche della pandemia, è stato segnato al 22 agosto) – a ennesima dimostrazione, qualora fosse necessario, dello spreco che facciamo delle risorse del Pianeta, sempre più affannato a rincorrerci e a fornirci ciò di cui abbiamo bisogno.

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