L’Aifa dice SI alla terza dose di vaccino

L’Aifa dice sì alla terza dose di vaccino. Il Ministro della Salute,Roberto Speranza,annuncia: “Si partirà dai più fragili, quelli che dopo due dosi non hanno una risposta sufficiente che nelle prossime ore ci sarà una circolare del capo Dipartimento della Prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza, che indicherà esattamente quali sono queste categorie”.

La Commissione Tecnico Scientifica dell’Aifa ha espresso il proprio parere sulla somministrazione di dosi aggiuntive di vaccino contro il Covid-19 e ha ritenuto appropriato, in attesa dell’autorizzazione di Ema, rendere disponibili i vaccini Comirnaty (Pfizer) e Spikevax (Moderna).

Il Cts rispondendo ai quesiti posti dal Ministero della Salute ha osservato “che la priorità della campagna vaccinale rimane il raggiungimento di un’elevata copertura vaccinale con il completamento dei cicli attualmente autorizzati per ridurre la circolazione del virus e lo sviluppo di varianti e prevenire efficacemente l’insorgenza di patologia grave e di decessi”.

La Cts ha inoltre stabilito che: “la terza dose di vaccino Covid sarà somministrata almeno 28 giorni dall’ultima somministrazione, a completamento del ciclo vaccinale nei soggetti adulti e adolescenti di età superiore ai 12 anni (vaccino Comirnaty) o sopra i 18 anni (vaccino Spikevax), in condizione di immunosoppressione clinicamente rilevante. Rientrano nella suddetta categoria i trapiantati di organo solido e i soggetti che presentino, sulla base della valutazione clinica, un livello di immunocompromissione assimilabile”.

Inoltre: “Come dose aggiuntiva dovrebbe essere somministrato uno dei due vaccini a m-Rna autorizzati in Italia (Comirnaty* e Spikevax*). Qualora fosse stata eseguita una prima vaccinazione con vaccino adenovirale o nel caso in cui non fosse disponibile il medesimo vaccino a m-Rna utilizzato per le prime due dosi, si potrà ricorrere alla somministrazione di una dose aggiuntiva ‘eterologa’ con il tipo diverso di vaccino a m-Rna. In base alle conoscenze attuali il dosaggio raccomandato per la dose booster è uguale al dosaggio autorizzato per il ciclo primario”. Ed evidenzia: “La dose aggiuntiva dovrebbe essere somministrata dopo almeno sei mesi dall’ultima dose”.

Marco Cavaleri, responsabile Vaccini e Prodotti terapeutici per Covid-19 dell’Agenzia europea del farmaco Ema, spiega: “Gli Stati membri dell’Unione Europea, attraverso i loro gruppi consultivi tecnici nazionali sull’immunizzazione (Nitag), possono procedere comunque nel pianificare campagne di somministrazione di dosi aggiuntive o dosi ‘booster’ di vaccino anti-Covid, come misura proattiva di salute pubblica, anche prima che una decisione regolatoria venga presa. Questo tipo di scelte sono pienamente comprese dall’agenzia nel contesto di emergenza in cui siamo”

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