Tre milioni e seicento mila le persone controllate, con un aumento del 44% rispetto al 2021. 920 arrestati e 8.711 indagati: è questo il primissimo bilancio di fine anno dei controlli della Polizia ferroviaria, grazie anche al maggior impegno connesso all’attività “anti covid”.
Numerosi anche i sequestri: 330 armi, 11 da fuoco, 242 da taglio e 77 improprie nonché circa 2,5 kgdi cocaina, 7 kg di eroina e oltre 33 kg di hashish.
Durante l’anno sono state impiegate 199.938 pattuglie in stazione e 32.985 a bordo treno. Sono stati presenziati complessivamente 68.199 convogli ferroviari. Sono stati inoltre predisposti 12.231 servizi antiborseggio in abiti civili, sia negli scali che sui treni.
La riduzione delle presenze negli scali ferroviari, legata anche al covid, ha determinato negli ultimi due anni un calo generalizzato dei principali fenomeni delittuosi. In particolare, i furti nelle stazioni e sui treni, anche quest’anno confermano il trend in flessione (– 59% rispetto al 2020, con il passaggio da 4.572 a 1.851 eventi).
Le attività di prevenzione sono state incentivate con un aumento delle giornate straordinarie di controllo del territorio per un totale di 34 operazioni: 12 “Stazioni Sicure”, finalizzate al contrasto delle attività illecite maggiormente ricorrenti in ambito ferroviario; 11“Rail Safe Day”, finalizzate a prevenire comportamenti impropri o anomali, spesso causa di investimenti, 11“Oro Rosso”, finalizzate al contrasto dei furti di rame e 3 “Action Week”, finalizzate al potenziamento dei controlli, nel trasporto ferroviario di merci pericolose.
In campo internazionale è proseguita l’attività di cooperazione con l’Associazione europea di polizie ferroviarie e dei trasporti RAILPOL, allo scopo di migliorare le tecniche specialistiche e di rafforzare la collaborazione tra i Paesi membri attraverso il reciproco scambio di informazioni, la definizione di comuni strategie operative e la programmazione di azioni di controllo congiunte. La Polizia ferroviaria ha inoltre partecipato alle 4 “Rail Action day” organizzate per contrastare i fenomeni criminosi maggiormente diffusi in ambito ferroviario e prevenire possibili azioni terroristiche o eversive.
Sono continuati i servizi di vigilanza anche sui treni viaggiatori transfrontalieri in collaborazione con le polizie europee, in particolare di Austria e Germania, per prevenire attività illecite a carattere transnazionale, con particolare riferimento all’immigrazione clandestina. Le attività, svolte sia in stazione che a bordo treno, progressivamente riprese a partire dal mese di giugno anche in forma congiunta dopo l’interruzione dovuta alle misure di contenimento attuate per l’emergenza pandemica, hanno permesso di controllare, lungo le fasce confinarie con l’Austria di Brennero e Tarvisio, complessivamente 6.909 stranieri di cui 289 rintracciati in posizione irregolare.
Nel 2021 gli agenti della Polizia Ferroviaria hanno rintracciato circa 1.188 persone scomparse, di cui circa 1.100 minori. In particolare, lo scorso 24 e 25 maggio nella stazione ferroviaria di Palermo, sono stati rintracciati, nell’arco di ventiquattro ore, un dodicenne che si era smarrito all’interno dello scalo ferroviario, mentre era in compagnia del fratello maggiorenne e un bambino di 10 anni che si era allontanato dalla sua abitazione di famiglia per recarsi in stazione dove sarebbe arrivata dopo poco la mamma a bordo di un autobus.
Diversi gli episodi registrati anche quest’anno, di ragazzi sui binari per giochi e sfide che avrebbero potuto avere conseguenze tragiche. Spesso in questi casi i giovani protagonisti ignorano i pericoli presenti nelle stazioni o sui treni. Per questo la Polizia ferroviaria è da tempo impegnata nelle scuole per promuovere, in particolare tra gli adolescenti, la cultura della sicurezza individuale in ambito ferroviario. Sono stati oltre 20.000 gli studenti raggiunti nel corso dell’anno, purtroppo condizionato dal decorso della pandemia, nell’ambito del progetto di educazione alla legalità, “Train…to be cool”, realizzato in collaborazione con il MIUR e con il supporto scientifico della Facoltà di Medicina e Psicologia dell’Università di Roma La Sapienza. L’iniziativa, dalla sua nascita nel 2014, ha consentito di raggiungere più 300.000 studenti in oltre 3.500 incontri.