Piazza Affari viaggia con i mercati ancora in preda alla volatilità in attesa della FED di domani. A Wall Street, dopo il recupero di ieri a fine seduta, oggi sono tornate a prevalere le vendite con al momento oltre -2% per l’S&P 500 e -3% per il Nasdaq con tutte le Big Tech in deciso ribasso e i rendimenti dei Treasury tornati a salire.
L’indice Ftse Mib, reduce dal tonfo del 4% della vigilia, segna a fine giornata +0,22% a 26.028 punti. Tra le big di Piazza Affari si segnala il -5,7% di Leonardo. Ancora debole Stellantis (-1,11% a 16,60 euro), ieri peggiori titolo a oltre -7%. Le ultime indicazioni stampa parlano di un piano investimenti da 2,5 mld per la gigafactory in Italia a Termoli.
Positivo il titolo Unicredit a +2,55% in attesa dei numeri trimestrali, Intesa (+0,91%) su cui Banca Akros ha alzato il prezzo obiettivo da 2,5 a 2,9 euro in attesa dekl nuovo business plan in arrivo il 4 febbraio. Ribasso dell’1,6% per Diasorin che ha confermato la fiducia nell’A.D. Carlo Rosa.
Tra le Borse europee Parigi sale dello 0,85%, Francoforte dello 0,74% e Londra sfiora il punto percentuale di rialzo. L’indice d’area, lo stoxx 600, guadagna oltre mezzo punto con l’evidenza di finanziari ed energia. Il petrolio con il Wti allunga a 84 dollari al barile. Mentre il gas risale a 95 euro al Mwh ad Amsterdam. Lo spread è stabile a 136 punti con il rendimento del decennale italiano all’1,27 percento.