Alla Borsa di Mosca in aumento l’avvio di sedutacon l’indice Micex avanza del 9,87% a 2.261 punti. il rublo si rafforza sul dollaro e sull’euro, dopo il crollo della vigilia. Al cambio attuale per un dollaro ci vogliono 83,66 rubli, dopo aver toccato ieri il minimo di 89,60. Nei confronti dell’euro, la divisa russa è scambiata a 93,50, dopo aver toccato ieri un minimo storico di 101,03.
Le Borse europee avviano la seduta in netto rialzo, dopo il tonfo della vigilia con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Gli investitori stanno valutando le sanzioni decise dalla comunità internazionale nei confronti della Russia, ritenute meno forti del previsto. Avvio di seduta in terreno positivo per Francoforte (+1,27%), Parigi (+0,78%), Londra (+1,02%) e Madrid (+0,54%)
Gli investitori sono attenti all’andamento del mercato delle materie prime gas e petrolio. In positivo i future dei principali listini europei, ma sono in calo quelli USA.
Il greggio Wti di riferimento guadagna l’ 1,92% e torna a salire verso i 95 dollari al barile a 94,54 dollari. Analogamnete sale il Brent che passa di mano a 101,15 dollari al barile (+2,09%). Ieri il petrolio del Mare del Nord aveva raggiunto il prezzo di 105,79 dollari al barile record da agosto 2014; il Wti del Texas aveva raggiunto i 100 dollari.
Contrattazioni in calo per il gas in Europa, dopo il balzo della vigilia con i timori per l’impatto dell’invasione della Russia in Ucraina e le sanzioni della comunità internazionale a Mosca. Ad Amsterdam le quotazioni scendono del 16,6% a 112 euro al Mwh, rispetto ai 134 euro della chiusura di ieri.
Il prezzo del frumento è balzato ai massimi dal 2008 alla Borsa di Chicago secondo i dati dell’agenzia Bloomberg, il prezzo dei futures è aumentato fino a 9,60 dollari per bushel (staio) per poi ridiscendere lievemente.
Le Borse asiatiche chiudono in netto rialzo dopo il tonfo della vigilia con l’attacco della Russia in Ucraina. Chiusura in netto rialzo per Tokyo (+1,95%). Sul mercato dei cambi lo yen prosegue la fase di rivalutazione sul dollaro a 115,20, ed è poco variato sull’euro a 129,20. A contrattazioni ancora in corso In rialzo anche Shanghai (+0,61%), Shenzhen (+1,26%), Seul (+1,06%), Mumbai (+2,62%). In controtendenza Hong Kong (-0,59%).
La Banca Centrale cinese (Pboc) ha effettuato la più grande iniezione di liquidità settimanale da gennaio 2020 per mantenere la liquidità sui mercati a livello adeguato in vista anche delle scadenze di fine mese. L’intervento odierno, si legge in una nota, è stato di 300 miliardi di yuan (47,41 miliardi di dollari) nella forma di reverse repo a 7 giorni, a fronte dei 10 miliardi in scadenza. Nell’intera settimana, la liquidità netta immessa si è attestata a 760 miliardi di yuan (circa 120 miliardi di dollari).