I droni iraniani utilizzati nei recenti attacchi alle città ucraine sono stati realizzati con componenti europei.

Conferenza per la Crimea, Draghi: “sostegno dell’Italia all’Ucraina”

Sostegno all’Ucraina rinnovato nel corso della Conferenza per la Crimea in Ucraina. I leader europei hanno espresso il loro punto di vista sulla questione.

È intervenuto Mario Draghi. “Nel secondo anniversario della Piattaforma internazionale per la Crimea – ha detto il Premier – desidero esprimere il fermo sostegno dell’Italia a questa iniziativa e all’Ucraina. L’occupazione della penisola di Crimea da parte della Russia nel marzo 2014 è stato un atto di aggressione inaccettabile, una chiara violazione del diritto internazionale”. “L’Italia ha costantemente condannato l’annessione illegale della Crimea da parte della Russia e la graduale militarizzazione della penisola da parte di Mosca. Siamo profondamente preoccupati per il peggioramento della situazione dei diritti umani nella penisola e siamo al fianco della comunità tatara di Crimea, contro la violenza e l’ingiustizia di cui soffre. La lotta per la Crimea fa parte della lotta per la liberazione dell’Ucraina”.

“Lo scorso febbraio – ha concluso Draghi – le forze russe hanno usato la Crimea per lanciare il loro attacco alle regioni dell’Ucraina meridionale, tra cui Kherson. Continuano a usare la Crimea per esercitare pressioni militari su altre aree, in particolare sulle città portuali di Mykolaiv e Odessa. Di fronte ai tentativi da parte della Russia di sottomettere altre parti del territorio ucraino, la comunità internazionale non può girarsi dall’altra parte”.

Scholz: “continueremo a fornire armi”

Interventuo in collegamento anche il Cancelliere tedesco. “La comunità internazionale non accetterà mai l’annessione imperialista illegale della Russia del vostro territorio”, ha detto Olaf Scholz. “Continueremo a fornire armi – ha detto tra l’altro -. Abbiamo messo in pista un nuovo pacchetto, tra cui un altro moderno sistema di difesa aerea, lanciarazzi e tonnellate di munizioni, dispositivi anti drone e veicoli di recupero armati”.  “Condanniamo i tentativi della Russia di integrare con la forza parti del territorio ucraino – ha concluso Scholz -. Il nostro messaggio è chiaro: qualsiasi falso referendum o altro tentativo” di modificare “lo status di parti del territorio ucraino non sarà mai riconosciuto e tali misure precludono qualsiasi approccio negoziale”.

Condanna anche, fra gli altri, dal Presidente turco Erdogan. “La restituzione della Crimea all’Ucraina, di cui è una parte inseparabile, è essenzialmente un requisito del diritto internazionale”, ha afferamto Erdogan, come riporta Anadolu, sottolineando l’importanza per la sicurezza regionale e globale della “protezione dell’integrità territoriale, della sovranità e dell’unità politica dell’Ucraina”.

Stoltenberg: “l’inverno si avvicina e sarà duro”

Oltre ai leder anche il Segretario Generale della NATO Jens Stoltenberg. “L’inverno si avvicina e sarà duro, ci troviamo davanti a una guerra di attrito dove sarà chiave la forza di volontà e la logistica: dobbiamo sostenere l’Ucraina perché un’Ucraina forte e sovrana è garanzia di sicurezza per l’Alleanza Atlantica”. E ha aggiunto: “Putin ha pensato di poter abbattere l’Ucraina e le sue forze armate e dividere la comunità internazionale ma si è sbagliato. L’Ucraina ha sofferto sei mesi di dura guerra ma ha resistito all’aggressione, riconquistato territori e imposto seri costi alla Russia”.


Condividi
Per informazioni scrivere a: info@tfnews.it