Il ROS di Vibo Valentia ha arrestato 11 persone per associazione di tipo mafioso, riciclaggio internazionale, trasferimento fraudolento di valori, truffa internazionale e altri reati.
L’operazione è proseguimento dell’indagine Rinascita-Scott, eseguita il 19 dicembre 2019. Aveva consentito di ricostruire gli assetti della ‘ndrangheta presenti nel vibonese. Si era conclusa con 334 indagati per associazione di tipo mafioso, omicidio, estorsione, usura, fittizia intestazione di beni, riciclaggio, detenzione di armi, traffico di stupefacenti, truffe, turbativa d’asta, traffico di influenze e corruzione.
L’odierna indagine ha documentato l’appartenenza all’articolazione territoriale di ‘ndrangheta attiva su Sant’Onofrio (VV) di quattro soggetti. Uno di questi ha costituito una serie di società di diritto italiano, ungherese e cipriota, fittiziamente intestate a terzi soggetti. In tale contesto, il mandato d’arresto europeo per un avvocato ungherese risultato intestatario del 50% delle quote societarie di una delle predette società.
Ricostruite dinamiche di truffa internazionale da 1 milione di euro
Ricostruire le dinamiche di una truffa del 2017. Truffati alcuni investitori omaniti che hanno versato la somma di 1 milione di euro dietro la promessa di ottenere il 30% delle quote di una società cui era riconducibile un compendio immobiliare in Budapest.
Il sequestro preventivo ha condotto alla confisca di beni e società per un valore di circa 3 milioni di euro.
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