L’incidenza della pandemia sull’economia

L’Annuario 2020, dal titolo “La Pandemia e il razionamento dell’economia” edito per conto del Centro Europa Ricerche, presieduto da Matteo Arpe, fa un’attenta analisi degli avvenimenti di questa stagione.

L’analisi, che passa dall’Europa all’Italia chiude mettendo ordine tra le possibili soluzioni. Infatti, queste ultime sono prospettate da varie fonti, in maniera confusa e con palesi strumentalizzazioni.

La ridotta produttività del Paese è causata da una burocrazia invasiva, da un pesante ritardo delle infrastrutture,  da una ridotta dimensione delle imprese. Concorrono al declino della nostra economia l’affastellamento di leggi spesso conflittuali tra loro,  ed una lenta giustizia civile.

Più in dettaglio, vista l’importanza dell’indicazioni, quanto evidenziato dall’Annuario 2020

Bisogna affrontare e superare i principali problemi strutturali che abbiamo ereditato dal passato.

Il più rilevante riguarda una generale ridotta produttività del Paese, che ha perso terreno, ovvero imputabili  e individuate in alcune criticità di seguito riassunte.

  • burocrazia invasiva, costosa ed inefficiente che invece di aiutare ostacola l’economia.
  • ritardo infrastrutturale pesante.
  • apparato produttivo costituito da imprese di piccole dimensioni, con prevalenza di microimprese.
  • sistema di regole caratterizzato da una moltitudine di leggi.

Se a tutto ciò sommiamo sostanziali fragilità fiscali e finanziarie, con la sottolineatura di un debito pubblico tra i più alti nel mondo, nonché la poca diffusione delle conoscenze informatiche, non si può non arrivare che a pessimistiche previsioni.

Conforta che le analisi raccolte nell’Annuario 2020 diano evidenza,in maniera chiara ed ordinata, ad una situazione complessa dalla quale si può uscire con la conoscenza e con la responsabilità di tutta la classe dirigente.

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