Che fosse l’ennesimo atto dimostrativo contro il cambiamento climatico? Che si trattasse invece di una atto di sfregio contro la laguna? Se lo sono chiesti in tanti, ieri, cittadini e turisti, a Venezia. Nelle acque della laguna, infatti, circa alle 9:30 del mattino, è stata avvistata una grande chiazza verde fluorescente.
Avvertita subito, è intervenuta la Polizia locale che ha avviato le analisi a fronte dell’assenza di qualsiasi tipo di rivendicazione dell’atto. Poco dopo il Prefetto, Michele Di Bari, ha convocato una riunione urgente in Questura. Al tavolo, Polizia locale, Vigili del fuoco e Agenzia regionale per l’ambiente. Eseguiti i prelievi in acqua.
Dai primi dati emerge che si tratterebbe di una sorta di “tracciante” assolutamente innocuo. Si chiama fluorescina e viene immesso nelle tubature o negli scarichi urbani in caso di una perdita d’acqua, per comprenderne il tragitto. Non ne deriverebbe nessuna situazione di pericolo per la salute della popolazione. In ogni caso Di Bari, con il Questore lagunare, Michele Masciopinto, ha disposto un’intensificazione della vigilanza in ambito lagunare, per monitorare eventuali criticità e prevenire ulteriori episodi analoghi.
La notizia intanto ha fatto il giro del mondo dei social e non solo e fatto riemergere i precendenti.
I precedenti con Uriburu: dal 1968 al 2011
Nel 1968 sempre a Venezia, infatti, in nome della salvaguardia dell’ambiente, nell’ambito della Biennale d’Arte, l’artista argentino Nicolas Garcia Uriburu, a bordo di un’imbarcazione, percorse tutto il Canal Grande gettando in acqua un pigmento che rendeva fosforescenti i microrganismi presenti nell’acqua, rendendola di un color verde fosforescente. Si ispirava alla ‘Land Art’.
In altri luoghi lo stesso tipo di performance: nel 1989 in una delle fontane attorno la piramide del Gran Louvre e in quella del Trocadero a Parigi; nell’East River di New York; sul Riachuel, piccolo affluente del Rio della Plata di Buenos Aires nel 2010 per la Giornata Mondiale dell’acqua in collaborazione con Greenpeace; infine, nel 2011 sul fiume Weser a Brema.
(foto di Screenshot)