Lo ha dichiarato ieri il Presidente ucraino rivolgendosi agli alleati occidentali. Intanto Putin accusa il Governo di Kiev di cercare di “ispirare pogrom” in Russia, guidata dai suoi “benefattori occidentali“.
Ieri riunione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU sull’Ucraina, mentre in Norvegia si è svolta quella dei Ministri dei Paesi del Consiglio nordico, per discutere di sicurezza, sostenibilità e cooperazione regionale con la NATO.
Intanto, la guerra in Ucraina vive un momento di stallo, come ha già fatto notare il Presidente della Bielorussia e anche il protagonismo sulla scena internazionale di Zelensky è molto calato a causa dell’acuirsi del conflitto israelo-palestinese.
Il Presidente ucraino tenta di riappropriarsi della scena politica internazionale muovendo critiche al Governo di Mosca per non avere più il controllo di quanto sta accadendo nel Daghestan, al governo di dopo i clamorosi episodi di disordini antisemiti e di caccia ai cittadini ebrei giunti l’altro ieri con un volo di linea all’aeroporto di Makhachkala.
Da parte sua, Vladimir Putin, ha risposto che gli scontri in Daghestan in realtà sarebbero stati fomentati e opportunamente pilotati dai Servizi Segreti ucraini.
