Novità sul fisco, sugli affitti, sui beni per l’infanzia

Per quanto riguarda il fisco, con la nuova manovra  è confermato il taglio del cuneo contributivo e il taglio del cuneo fiscale per il 2024 è in realtà la misura più costosa della manovra, pari a dieci miliardi circa. Conferma la riduzione dei previdenziali per i lavoratori dipendenti con redditi fino a 35 mila euro (escluso il lavoro domestico) tranne che per la tredicesima del 2024.

Con il 2024 arriva anche  il primo step della riforma fiscale con l’accorpamento delle prime due aliquote Irpef. Si pagherà il 23% fino a 28 mila euro di reddito annuo lordo, il 35% per i redditi tra 28 e 50 mila euro, il 43% oltre i 50 mila euro. La riforma si accompagna con una revisione delle detrazioni fiscali, che neutralizza il calo dell’Irpef per i redditi sopra i 50 mila euro.

Nel 2024 ai lavoratori degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e ai lavoratori del comparto del turismo, ivi inclusi gli stabilimenti termali, è riconosciuto un trattamento integrativo speciale, che non concorre alla formazione del reddito, pari al 15% delle retribuzioni lorde corrisposte in relazione al lavoro notturno e alle prestazioni di lavoro straordinario effettuate nei giorni festivi.

Tra le varie misure contenute nella manovra economica approvata all’unanimità dal Governo, c’è il Codice identificativo nazionale (hCin) per gli affitti brevi.  E’, infatti, confermato l’aumento al 26% dell’aliquota dalla seconda alla quarta casa messa in affitto fino a 30 giorni, mentre per la prima rimane al 21%.

Per quanto riguarda l’IVA sui pannolini passa al 10% e viene cancellata l’IVA  al 5% per i prodotti per l’infanzia. Una norma della manovra riporta al 10% l’imposta su pannolini, latte in polvere e assorbenti. I seggiolini per auto tornano al 22%.

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