Eurostat: milioni a rischio povertà ed esclusione

In base al report di Eurostat il numero di italiani a rischio di povertà ed esclusione sociale è calato nel 2019 ma supera ancora i 15 milioni: nell’anno.

La stima riguarda la somma delle persone con un reddito disponibile inferiore al 60% del reddito mediano nazionale, quelle in una situazione di deprivazione materiale e che vivono in famiglie con bassa intensità di lavoro. Queste  erano  pari a 15,388.000, in calo di oltre un milione rispetto alle 16.441.000 del 2018. Nel 2016 le persone a rischio di povertà e esclusione sociale erano quasi 18,2 milioni.

Sempre scondo Eurostat la percentuale scende al 25,6% della popolazione italiana a fronte del 27,3% del 2018 dopo aver toccato il 30% nel 2016.

Il 2019 è l’anno dell’introduzione del Reddito di cittadinanza ma per la povertà il dato è calcolato dopo i trasferimenti sociali. I dati si riferiscono comunque alla situazione pre Covid Nell’area euro la percentuale si è ridotta dal 21,6% al 20,8%.

Approfondimento sui dati povertà di  Eurostat

Nel 2018, il differenziale tra il tasso di rischio di povertà nell’UE-27 (dopo i trasferimenti sociali) per i duesessi era contenuto: secondo i dati più recenti, tra le persone di età uguale o superiore ai 16 anni era pari al15,5 % per gli uomini e più alto (17,2 %) per le donne.

Tutti gli Stati membri dell’UE, il Regno Unito, i trepaesi EFTA presentati nelgrafico 2e la Turchia hanno registrato tassi per le donne superiori a quelli per gliuomini tra la popolazione di età pari o superiore a 16 anni.

Nel 2018 i divari maggiori in termini di genere sono  in Lituania (con tassi per le donne superiori di 6,3 punti percentuali a quelli per gli uomini),Lettonia (6,1 punti percentuali), Estonia (5,5 punti percentuali) e Cechia (4,6 punti percentuali). Irlanda, Malta e Bulgaria registrano nel 2018  tassi di rischio di povertà per le donne superiori a quelli degli uomini di almeno 3,0punti percentuali.

Il minor divario in termini di genere è stato registrato in Francia, dove il tasso di rischio dipovertà per le donne era lievemente (0,2 punti percentuali) superiore a quello per gli uomini.

Per contro, inMontenegro il tasso per gli uomini era superiore di 1,2 punti percentuali a quello per le donne (dati del 2017). Mentre nella Macedonia del Nord il tasso per gli uomini era superiore, ma di soli 0,1 punti percentuali. In Serbia non si  registra alcuna differenza nei tassi per i due sessi

 

Condividi
Per informazioni scrivere a: info@tfnews.it