Inutile sino ad oggi l’intervento delle Nazioni Unite per denunciare crimini contro l’umanità a causa di una guerra che dura oramai da 5 anni. Una campagna sanguinaria a guida Saudita della coalizione militare contro gli Huthi o Ansarullàh, le milizie yemenite che, sostenute dall’Iran, controllano oggi gran pare del paese e rispondono al fuoco saudita con la stessa intensità e crudeltà.
Morti e feriti a causa delle bombe, delle mine antiuomo, delle detenzioni arbitrarie e delle torture conro i civili inermi.
Come sempre il prezzo più alto lo pagano le categorie più fragili della società e tra queste anche i bambini.
La guerra nello Yemen, tra coalizioni sunnite e sciite, si è giovata dall’inizio, nel 2014, del supporto logistico delle Forze Armate degi USA, un sostegno a cui Joe Biden ha appena messo fine.
Quella della guerra nello Yemen, è secondo le Nazioni Unite, la peggiore crisi umanitaria al mondo. Milioni di yemeniti sono minacciati dalla carestia, le epidemie di colera e la recente pandemia da Conoavirus. Il tutto sotto gli occhi silenti della comunità internazionale.
La guerra civile nello Yemen
Il conflitto in corso è cominciato nel 2015 tra le fazioni che dichiarano di costituire il legittimo governo dello Yemen, insieme ai loro alleati.
Il 19 marzo 2015, gli Huthi, hanno preso il controllo della capitale Sana’. Nel settembre 2014 hanno costretto Hadi alle dimissioni ed alla successiva fuga ad Aden tra gennaio e febbraio 2015.
Gli Huthi hanno lanciato un’offensiva per estendere il loro controllo nelle province meridionali. Il 25 di marzo l’offensiva degli Huthi, alleati con forze militari fedeli a Saleh, è arrivata alle porte di Aden, la sede del Hoverno di Hadi.
Hadi a sua volta è fuggito in Arabia Saudita lo stesso giorno. Il giorno seguente, una coalizione militare guidata dall’Arabia Saudita è intervenuta militarmente con attacchi aerei contro gli Huthi per restaurare il deposto Governo di Hadi.
Secondo l’ONU tra il marzo 2015 e l’aprile 2016 fra 7.400 e 16.200 persone sono morte in Yemen. Di queste i civili sono fra 4.125 e 10.000 e 500 sarebbero morti in Arabia Saudita. Secondo il presidente dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, la coalizione a guida saudita ha causato il doppio delle vittime civili rispetto a tutte le altre forze messe insieme, quasi tutte in conseguenza degli attacchi aere