Una donna è rimasta uccisa durante i festeggiamenti di Capodanno, ad Afragola, in provincia di Napoli. La 55enne è stata colpita da una pallottola vagante, dopo una giornata intera di indagini è stato fermato il nipote.
A coordinare l’attività investigativa la Procura di Napoli Nord, coadiuvata dai carabinieri della sezione operativa di Casoria. Al nipote della vittima è stato notificato un fermo di indiziato per i reati di omicidio colposo, porto abusivo di arma in luogo pubblico e ricettazione.
Il 46enne è quindi accusato dell’omicidio di C.R., la 55enne di Afragola, deceduta all’ospedale Cardarelli dopo un disperato intervento chirurgico. Secondo quanto emerso dalle indagini, l’uomo avrebbe sparato accidentalmente, mentre maneggiava una pistola detenuta senza regolare licenza. Il colpo, partito per caso, è finito nella testa della vittima, mentre erano presenti per festeggiare il Capodanno anche amici e parenti.
L’arma del delitto è stata trovata ieri sera dai Carabinieri, catalogata come oggetto di furto. La Beretta è stata rinvenuta nei pressi del cimitero di Afragola, nascosta tra le sterpaglie.
G.S., l’imprenditore 45enne originario di Afragola, accusato dell’omicidio della zia uccisa, ha dichiarato che credeva che la pistola fosse scarica. Il colpo è stato esploso per errore, mentre con la sua famiglia stava festeggiando il Capodanno. A riferirlo il comandante del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Castello di Cisterna, Andrea Coratza, che ha fatto un punto sulle indagini.
L’uomo avrebbe acquistato la pistola prima di Capodanno ma non ha ancora voluto rivelare dove. Il 45enne ha raccontato ai carabinieri di avere estratto il caricatore e anche snocciolato i proiettili. Solo dopo questo passaggio avrebbe mostrato l’arma ai parenti e mentre la maneggiava sarebbe partito il colpo, probabilmente rimasto in canna e di cui non si era accorto.
(Foto da Pixabay)