Allen vs Farrow: la miniserie basata sulla battaglia legale

Il 21 febbraio andrà in onda, su Hbo, la nuova serie Allen vs Farrow e sarà composta da quattro puntate. Realizzata dai documentaristi Kirby Dick e Amy Ziering, la miniserie racconta la storia privata dietro le accuse contro Allen, mosse dalla figlia Dylan Farrow, che l’attore e regista aveva adottato con l’attrice Mia Farrow.

Nel documentario si ricostruisce anche la battaglia legale per la custodia e la rivelazione della relazione di Allen con un’altra figlia adottata da Mia, Soon-Yi Previn che, attualmente, è la terza moglie dell’attore.

Allen vs Farrow: cosa è successo?

I fatti, a grandi linee, li conoscono tutti: Woody e Mia avanzo una relazione che durava da 12 anni, senza però sposarsi e in più non vivevano nella stessa casa: possedevano residenze separate su lati opposti da Central Park.

La coppia ha preso in adozione due bambini Dylan e Moses, in più avevano avuto un figlio Satchel, che ha cambiato il nome in Ronan dopo la rottura dei genitori.

Nel 1992, Mia affermò che Dylan Farrow, che allora aveva sette anni, le aveva raccontato di essere stata vittima di abusi sessuali da parte di Allen. Poco dopo trovò delle fotografie pornografiche della figlia, adottata insieme al ex marito André Previn, Soon-Yi, poco più che ventenne, scattate da Allen nel mese di gennaio. In seguito Allen disse di avere una relazione con la figliastra e sostenne che Soon-Yi gli avesse chiesto di farle quelle foto.

Nell’agosto 1992 Allen fece causa al ed compagna, chiedendo la custodia dei tre figli. L’attore sosteneva che la Farrow aveva inventando le accuse di molestia sessuale.

Un team composto da un pediatra e da due assistenti sociali, incaricati dal tribunale, ritenne che l’abuso fosse frutto della fantasia di Dylan o in alternativa un plagio della madre, pur individuando degli atteggiamenti anomali di Allen nei confronti della bambina. Il giudice, però, diede l’affido esclusivo a Mia Farrow vietando ad Allen di poter vedere Dylan.

Nel 2014 Dylan Farrow ha rinnovato le accuse di molestie, in una lettera aperta pubblicata sul New York Times. In risposta Woody Allen ha negato la sua colpevolezza.

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