Art Night, “Il volto e l’anima”: dal 400 all’intelligenza artificiale

È andato in onda mercoledì 24 aprile su Rai 5 e si può recuperare sulla piattaforma una nuova puntata di Art Night, con Neri Marcorè. Si tratta di un documentario di Linda Tugnoli prodotto da Mark in video, dedicato nuovamente ad un suggestivo tema: “Il volto e l’anima. Indagine sul ritratto”.

Da Leonardo all’intelligenza artificiale

Uno studio recentissimo dell’Australian National University ha messo in luce come, nei ritratti fotografici, i volti prodotti dall’Intelligenza Artificiale siano ormai percepiti come più veri del vero. È la soglia di una nuova era?

Anche nell’arte la rivoluzione è già iniziata. Il collettivo Obvious ha creato il primo ritratto creato con l’Intelligenza Artificiale battuto all’asta da Christie‟s a più di 400.000 dollari e il ritratto è stato generato da un algoritmo che per produrlo ha analizzato circa 15.000 ritratti di varie epoche storiche.

«Siamo stati creati per guardarci l’un l’altro» scriveva Edgar Degas che, a Parigi, prendeva l’omnibus ogni giorno per potersi immergere quotidianamente in una folla di volti. E nel ritratto, ogni epoca ha espresso l’idea che l’uomo
aveva di sé stesso. La speculazione sul profondo attraverso la raffigurazione del volto significa innanzitutto analisi delle emozioni.

Ma la geniale intuizione di Leonardo, ripresa da Degas nella sua idea che osservarci l’un l’altro sia l’essenza dell’umano, non riecheggia forse anche nelle recenti ricerche delle neuroscienze, tra cui un’importantissima scoperta tutta italiana? Parliamo della scoperta dei neuroni specchio. Giacomo Rizzolatti, neuroscienziato di cui già più volte è stato fatto il nome per il Nobel, ha scoperto che il cervello risponde alle emozioni che legge sul volto di un altro con delle configurazioni neuronali che non si limitano a “leggere” quelle emozioni ma, incredibilmente, le mimano, le riproducono.

Un viaggio nei volti e nel tempo

Si seguirà la ricerca della verità nel ritratto a partire dal 400 fino alla fotografia, che soppianta il ritratto e ne riprende all‟inizio certe caratteristiche, fino agli approdi più recenti che aprono nuove dimensioni nel futuro, dall‟arte digitale al deep fake.

Nel programma intervengono: Amy Dawel, Associate Professor, The Australian National University; l‟artista Pierre Fautrel, Obvious Ai & Art, Parigi; Francois Debrabant, Direttore Museo Preistorico La Sabline a Lussac- Les-Chateaux e Oscar Fuentes, archeologo del Centre National De Préhistoire; Anna Oliverio Ferraris, scrittrice e psicologa. Christian Greco, direttore del Museo Egizio, e Stefania Mainieri, ricercatrice del Museo Egizio, Fabrizio Paolucci, responsabile Collezione Antichità Classiche delle Gallerie degli Uffizi; Vincenzo Garbo, presidente della Fondazione Mandralisca a Cefalù e Antonella Tumminello, restauratrice; Flavio Caroli e Enrico Dal Pozzolo, storici dell‟arte; Giacomo Rizzolatti, del Dipartimento Medicina e Chirurgia dell‟Università di Parma, Simona Turco, funzionario archivista dell‟Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione e Michele Smargiassi, giornalista.

(Screenshot da documentario)

 

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