Naufragio Cutro, un mese fa la tragedia. Il sindaco: “Riflettori non siano spenti”

Roma, 26 mar. (Adnkronos) – Sul naufragio di Cutro “i riflettori non devono essere spenti. Chi passa deve sapere cosa è successo lì per far riflettere ognuno di noi, la nostra generazione ma anche chi verrà”. Lo afferma all’Adnkronos Antonio Ceraso, sindaco di Cutro, . Proprio per non dimenticare ieri l’amministrazione ha posto un monumento in memoria del naufragio anche grazie al contributo di un marmista locale.
“Noi non ci fermeremo finché tutti i dispersi saranno ritrovati e speriamo presto. Stiamo vivendo questa come una grande tragedia familiare, siamo tutti colpiti – sottolinea il primo cittadino – Cutro non è solo ‘ndrangheta, che c’è e guai ad abbassare la guardia, ma quasi tutti i cittadini sono onesti, laboriosi, altruisti e accoglienti”.
“Abbiamo vissuto anche noi l’emigrazione; si emigrava con i pacchi e valigie di cartone per trovare un posto migliore”, prosegue il sindaco sottolineando che i migranti che affrontano i viaggi della speranza “emigrano per disperazione e se mettono a rischio, come spesso succede, la loro vita e quella dei loro figli vuol dire che dove sono non vivono. Di questo dovremmo occuparci fin da subito e penso che il governo stia cercando di andare in questa direzione”.
“A me non va di disquisire sulle polemiche che ci sono: se siamo riusciti qui a fare sinergia, con tutti i problemi che abbiamo come territorio, non vedo perché non la debbano fare, una volta per tutte, il governo e tutti i parlamentari”, prosegue Ceraso ricordando che tutti partiti sono stati al governo e la questione è finora irrisolta. “Non si deve strumentalizzare tutto, bisogna fare sinergia, andare in Europa e battere i pugni”, continua il sindaco spiegando che per fare questo però “serve unità di intenti e non abbassare la guardia su quanto è successo”.
IL SINDACO DI CROTONE – “Una tragedia enorme. Una tragedia che, io credo, abbia cambiato un po’ le cose per il modo in cui è avvenuta, per il fatto che tanti bambini e tante donne hanno perso la vita”, afferma quindi all’Adnkronos il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce.
“Questo è stato il viaggio dei ricongiungimenti familiari, di gente che ha pagato 9mila euro per raggiungere un posto dove i familiari vivono già da anni – continua – Gente che era in paesi come l’Afghanistan, dove da anni non riusciva ad ottenere il permesso a raggiungere i parenti. Io credo che questo tragico naufragio abbia scosso non poco le coscienze”.

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Adnkronos

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