L’ Accademia di Ginnastica Ritmica di Desio, commissariata dalla Federginnastica.

Dopo le denunce delle ex- atlete di ginnastica ritmica, arriva il commissariamento dell’Accademia Internazionale di Desio. Con una decisione d’urgenza e senza precedenti per lo sport italiano, il Presidente della Federginnastica, Gherardo Tecchi, ha commissariato ieri l’Accademia .

La decisione di Tecchi è arrivata all’indomani dell’incontro con il Ministro dello Sport e dei Giovani, Andrea Abodi, e il Presidente del Coni, Giovanni Malagò.

Il Commissario sarà il Vicepresidente vicario, Valter Peroni. Inoltre è stato disposto un duty officer, ovvero un ufficiale di servizio che una volta a settimana andrà a verificare la situazione delle ragazze e sono stati stanziati 120 mila euro complessivi per il progetto di salvaguardia degli atleti.

Aperta l’inchiesta in Procura

Intanto la Procura di Brescia ha aperto un fascicolo di inchiesta a carico di ignoti dopo l’esposto della madre di due giovani sorelle ginnaste .L’indagine coordinata dall’aggiunto Alessio Bernardi e dal Procuratore ,Francesco Prete, che non è conoscitiva ma ha un titolo di reato, è stata affidata alla Squadra Mobile e fa parte di un quadro più ampio in cui parecchie ginnaste o ex “Farfalle “della Nazionale Italiana, come Nina Corradini e Anna Basta, hanno denunciato quello che accadeva dietro le quinte nel mondo della ginnastica ritmica con presunte umiliazioni, vessazioni e pressioni, legate in particolare  al peso e tali da incrinare il rapporto con il cibo fino a portare le ragazze alla malattia.

Arrivare, da atleti, a livelli mondiali e olimpici significa gestire il proprio corpo in ogni dettaglio e fare una vita che implica una disciplina ferrea per anni.Appena qualche giorno l’ex campionessa , Federica Pellegrini, ha raccontato dei cambiamenti del suo corpo dopo l’addio al nuoto e ben si sa che spesso alle atlete viene bloccato, sotto controllo medico, il ciclo perché non influisca sulle gare.

Uno strumento di salvaguardia per le atlete della ginnastica ritmica

Marta Pagnini, ex capitana delle “Farfalle” azzurre della ritmica, interviene sul caso delle denunce delle ginnaste: “Colgo l’occasione per invitare tutte e tutti coloro che abbiano necessità di aiuto ad utilizzare un importantissimo strumento messo a disposizione proprio negli ultimi mesi dalla Federazione, che si era mossa in via preventiva su questi temi, ovvero il “safeguarding officer”. Trovo questo strumento il motore di una doverosa trasformazione all’interno del nostro mondo, sulla scia di paesi che ad oggi sono leader in questo campo e che hanno fatto da apripista già da tempo. Chiedere aiuto o effettuare segnalazioni è un diritto ed un dovere di ciascun atleta poiché è interesse di tutti vivere lo sport come un luogo di confronto, crescita e apprendimento“.

(Foto di ginnasta di Pixabay)

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