Accordo sulla riforma della Giustizia. Processi e prescrizione

Sono stati approvati dal Consiglio dei Ministri gli emendamenti al disegno di Legge sulla Riforma di Giustizia – compito in mano del Ministro Marta Cartabia.

Il punto centrale della riforma è in relazione ai tempi della giustizia penale. Attraverso la nuova riforma, rimane la prescrizione ma vengono introdotti dei tempi oltre i quali si passa all’improcedibilità, ovvero, il termine ultimo oltre il quale il processo non può andare avanti. Sono previsti: due anni per il processo d’Appello e un anno per quello in cassazione. 

Sono da ritenersi esclusi però i reati gravi – mafia, terrorismo, traffico di droga, violenza sessuale, rapina, estorsione ma anche corruzione e concussione.


 

Nell’ambito del processo penale, la riforma cambierà la richiesta di rinvio a giudizio, quella con la quale il giudice per le indagini preliminari manda a processo un indagato e saranno, inoltre, ridotti i tempi per chiedere il rinvio a giudizio. Una parte della riforma riguarda anche il processo civile, con l’obiettivo di ridurre il 40 per cento i tempi dei procedimenti.
Altro punto importante è la riforma sul sistema elettorale al fine di garantire “un esercizio del governo autonomo della magistratura libero da condizionamenti esterni”.

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