Achille Lauro non manca l’appuntamento con lo stupore, l’eleganza e la poesia

Che piaccia o no, Achille Lauro è l’unico artista di cui ieri, nella prima attesissima erata del Festival, si è sentita la forte presenza sulla scena.Tanto che persino Fiorello lo imita nella sua entrata di apertura. Quando appare in cima alla scalinata del palco, davanti alla platea di un Teatro Ariston surreale, Lauro non manca di stupire.

Indiscutibile la ricchezza e l’eleganza degli abiti di scena e delle sue movenze. Solo ad un ascoltatore disattento puà sfuggire il contenuto dei suoi testi. Per qulcuno forse anche un pò scontati, ma in questo momento storico, in cui prevale l’ovvietà e l’approssimativismo concettuale, un pò di poesia e di sentimenti alla portata di tutti non guastano.

Lauro fa la sua apparizione, si esibisce a suo modo ed al termine della performance scompare, lasciando sul palco solo un enigmatico, ma significativo mucchietto di piume.


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