Il maltempo sta creando diversi disagi in tutta la Penisola e da Nord a Sud, gli italiani stanno combattendo contro piogge incessanti, forti raffiche di vento, neve e gelo. Nonostante il Mose, anche Venezia sta riscontrando diversi problemi. Il Procuratore della Basilica di San Marco l’ha definita una “situazione drammatica”. A spiegare la problematica è Cinzia Zincone, colei che è a Capo del Provveditorato alle Opere Pubbliche del NordEst.
“Il Mose – spiega – si attiva quando le previsioni annunciano il superamento dei 130 cm, ma l’allerta viene data prima delle 48 ore. Le condizioni meteorologiche purtroppo sono cambiate improvvisamente e non c’è stato il tempo necessario per attivarlo.” Questo ha comportato acqua alta nella città di Venezia e i cittadini riescono a spostarsi con grandi difficoltà.
Comunque è attesa per mercoledì 9 un livello di marea molto consistente.
Anche il Sindaco, in merito alla questione, ha preso la parola sostenendo che il vento è cresciuto molto rispetto a quanto previsto e a peggiorar la situazione sono state le piene del Tagliamento e del Piave, che hanno provocato l’aumento della marea. Per tali motivi non è avvenuta l’attivazione del Mose, il che significa che andrebbe rivisto qualcosa per evitare di ritrovarsi in situazioni di disagio come quella che Venezia sta vivendo.
Per proteggere la città bisogna giocare sulla rapidità ora, come dichiara il Sindaco, l’unica cosa da fare è attendere l’abbassamento della marea per poter permettere di alzare le paratoie del Mose. Nella speranza che ciò avvenga prima della notte. Nel frattempo, l’Azienda della Mobilità Veneziana ha condiviso i grafici utili per monitorare l’andamento dell’acqua alta.
Il Mose è uno strumento in via di sperimentazione e la situazione che si è venuta a creare è solo, sperando nell’assenza di danni, un motivo per poter migliorare e salvaguardare la sicurezza di Venezia e dei cittadini.