Adesso ha un nome il corpo fatto a pezzi e buttato in un dirupo dentro a dei sacchi neri

È dell’attrice hard Charlotte Angie, il corpo trovato smembrato in quindici pezzi a Borno, in Valcamonica. Il corpo, trovato in un dirupo, è stato notato da un uomo che si è accorto della presenza di quattro buste nere. All’interno c’erano i pezzi di cadavere, tra i quali la mano di una donna. L’identificazione del corpo non è stata semplice: le analisi delle impronte digitali non avevano dato alcun riscontro e non risultavano donne scomparse.

Grazie a un appello dei Carabinieri, dove venivano descritti i tatuaggi visibili sul corpo della donna, è stato possibile risalire a lei. Alcuni cittadini, quando hanno contattato i Carabinieri, affermavano che quei tatuaggi potevano appartenere a una donna che era molto conosciuta nel cinema porno. Grazie a quelle segnalazioni sono risaliti a Charlotte Angie. Iniziate le indagine da quel punto, i militari hanno scoperto che, domenica 20 marzo, l’auto della donna era transitata a Borno, ma che a guidarla era un uomo.

Il 43enne, subito individuato, che risiede nella provincia di Milano, è stato fermato alle 4.30. Il provvedimento è stato emesso dalla Pubblico Ministero Lorena Ghibaudo. Si tratta di un amico e vicino della casa della vittima. Lui stesso si è presentato dai Carabinieri per dare informazioni sulla donna scomparsa. Informazioni che però hanno da subito mostrato delle contraddizioni. Gli inquirenti hanno poi scoperto che l’uomo si trovava a Borno domenica 20: durante l’interrogatorio, che si è svolto alla presenza del suo Avvocato difensore, il 43enne ha confessato l’omicidio e l’occultamento del cadavere. Lo ha messo in un congelatore nella casa della vittima e poi dopo averlo fatto a pezzi lo ha buttato nel dirupo di una montagna.

 

 

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