Il quotidiano francese Le Figaro scrive di una nuova querelle giudiziaria che pone inquietanti interrogativi sulla vicenda dello stato di salute di Alain Delon ammalato, oramai da parecchio tempo, a causa di un linfoma diffuso.
L’ex compagna dell’attore, Hiromi Rollin, ha denunciato i figli di Delon di tentato omicidio nei confronti del padre e ha inviato venerdì una lettera alla Procura di Montargis, che sta indagando sulle condizioni di salute dell’artista.
Nella lettera si chiede di “svolgere indagini urgenti” su fatti che, secondo la donna, potrebbero svelare un tentativo di omicidio premeditato del padre da parte dei figli.
Nella lettera, scritta dal suo avvocato Yassine Bouzrou e visionata da Le Figaro, la Rollin mette in evidenza il peggioramento delle condizioni di salute dell’attore con il quale ha vissuto per più di trent’anni nella proprietà di Douchy, dalla quale è stata cacciata, proprio dai figli di Delon, la scorsa estate. La donna sostiene che quando viveva ancora con Delon, le sue condizioni di salute erano stabili grazie alle cure dei medici svizzeri dell’attore.
Dopo la sua ‘cacciata’ da Douchy, però, la Rollin sostiene che i figli non avrebbero portato il padre in Svizzera per il nuovo controllo previsto per il 28 agosto scorso e che non avrebbero consultato il medico che aveva in cura Delon dal 30 giugno scorso.
Secondo l’ex compagna dell’attore, la decisione di interrompere le cure, sarebbe testimoniata da uno scambio di messaggi tra i figli Anouchka, Anthony e Alain-Fabien in cui si dicono “consapevoli che le cure sono vitali e che interromperle accelererebbe la morte del padre“.
Negli sms, visionati da Le Figaro, il figlio Anthony avrebbe proposto di sospendere immediatamente la chemio e di nutrire il padre con succhi di frutta per compensare le sue carenze, nella convinzione che la chemioterapia avrebbe aiutato ad accelerare l’irrimediabile.
La Rollin e il suo avvocato nella lettera collegano l’attuale peggioramento delle condizioni di Delon a questo mancato follow-up delle cure e precisano : “I figli di Delon non possono ignorare che la sostituzione di un trattamento farmacologico pesante con succhi di frutta non garantirà in alcun modo la stabilità dello stato di salute di un uomo di 88 anni affetto da una grave malattia solitamente curata da medici specialisti“.
La lettera conclude che “questi elementi consentono di affermare che avrebbero commesso atti che potrebbero caratterizzarsi come tentato omicidio“. Adesso la parola passa alla Procura di Montargis che dovrà valutare se aprire un’indagine o archiviare.