Alireza Fazeli-Monfared: decapitato a 20 anni dalla sua famiglia perchè gay

Masih Alinejad, giornalista iraniana scrive: “Alireza Fazeli-Monfared, un giovane ragazzo di vent’anni, è stato decapitato dalla sua famiglia. Dopo averlo decapitato, la famiglia ha scaricato il corpo di questo povero ragazzo sotto un albero fuori dalla città di Ahwaz. Alireza stava per fuggire dall’Iran per raggiungere il suo ragazzo, che è un rifugiato e lo aspettava in Turchia. Attraverso le sue leggi omofobe, la propaganda anti-gay e le condanne per i delitti d’onore, la Repubblica islamica dell’Iran è responsabile di aver facilitato l’omicidio di innumerevoli membri della comunità LGBTQ in Iran. Questa comunità desidera ardentemente essere ascoltata dal mondo“. 

La notizia ha subito fatto il giro del mondo e subito dopo la BBC ha riferito di aver ricevuto registrazioni audio in cui si sente Alireza che ammette di essere preoccupato della reazione dei membri della sua famiglia e di stare pensando di lasciare il Paese.

Alireza Fazeli-Monfared aveva appena ricevuto un’esenzione dal servizio militare a causa delle sue “depravazioni sessuali“. Il documento è stato trovato dalla sua famiglia, che ha così saputo della sua omosessualità; un orientamento sessuale punibile con la morte in Iran.

Aghil Abyat, il suo ragazzo, ha raccontato alla rivista Iran Wire: “Martedì alle ore 19:00, Alireza ha avuto una conversazione telefonica con sua madre per l’ultima volta. A quel punto suo fratellastro, con il pretesto che suo padre voleva vederlo, lo ha fatto salire in macchina e portato fuori città. Non ci sono state più sue notizie fino a mercoledì scorso, quando il fratellastro di Alireza ha chiamato sua madre e le ha detto: “L’abbiamo finito”. In altre parole, ha confessato di aver ucciso Alireza. Hanno trovato il suo corpo sotto alcune palme. Ora è con il medico legale e sua madre è stata ricoverata in ospedale a causa dello shock“.

Alireza Fazeli-Monfared ultima vittima del “codice d’onore”

Il codice penale dell’Iran criminalizza esplicitamente le relazioni omosessuali imponendo anche la pena di morte alle persone coinvolte in “sodomia“. Dimostrare che si sia verificato un atto omosessuale è difficile. Tuttavia, nel sistema legale iraniano, un giudice, in base alla propria “conoscenza e coscienza“, può condannare in modo indipendente una persona. Un rapporto dello scorso anno ha rivelato che nemmeno la famiglia è un luogo sicuro. Più del 60% della comunità LGBTQ+ iraniana, infatti, ha subito violenza domestica.

L’omicidio di Alireza Fazeli-Monfared, inoltre, avrebbe causato un pericoloso precedente per quanto riguarda i “diritti d’onore“. L’esonero dalla vita militare a causa dell’omosessualità attesterebbe incontrovertibilmente l’orientamento sessuale, dando così il La a una serie di violenze. Dalle ultime notizie sembrerebbe che il fratellastro e i due parenti siano stati arrestati, ma non è ancora confermato.

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