Le Autorità australiane hanno annunciato che la Grande barriera corallina, nel nord-est dell’Australia, sta subendo il peggior episodio di sbiancamento mai registrato.
Lo sbiancamento dei coralli si verifica quando questi vengono messi sotto stress dalle alte temperature, a cui reagiscono espellendo le alghe colorate che vivono nei loro tessuti. Senza queste alghe utili, i coralli diventano pallidi e sono vulnerabili alla fame e alle malattie
“L’impatto cumulativo subito dalla barriera quest’estate è stato il più alto di tutte le estati precedenti“, si legge in una nota dell’Autorità del parco marino, che dipende dal Governo federale. Annunciato a marzo, questo nuovo episodio di sbiancamento massiccio, dovuto all’innalzamento della temperatura dell’acqua a causa del cambiamento climatico, è il quinto in otto anni.
Il prossimo evento di sbiancamento previsto dal Noaa sarà peggiore dell’ultimo evento di massa avvenuto tra il 2014 e il 2017, durante il quale si stima che sia rimasto distrutto circa il 15% delle barriere coralline di tutto il mondo.
Le temperature oceaniche dell’epoca, per quanto calde, erano ancora molto inferiori di quelle attuali, che hanno raggiunto il record assoluto a febbraio 2024, arrivando a 21,06 gradie superando i 20,98 fissati ad agosto 2023.
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