L’indicazione che il Cts ha dato al Governo è che in zona rossa le scuole di ogni ordine e grado dovranno essere chiuse. Gli esperti hanno valutato che gli studenti dovranno essere in Dad nel caso l’incidenza sia superiore a 250 casi ogni 100mila abitanti. In tutte le altre situazioni, la scuola resta in presenza come già stabilito.
Secondo il Comitato Tecnico Scientifico, c’è un impatto dei nuovi contagi nelle scuole, ma differenziato. Per questo sarebbe auspicabile una modulazione delle misure a seconda delle zone, variabile in base a Comuni o Province e non soltanto su base regionale. Secondo il Cts, con la stabilità dei contagi in zona gialla per 3 settimane consecutive, le attuali disposizioni sulle lezioni in presenza non dovrebbero cambiare.
Si pensa dunque a lezioni a distanza in tutte le scuole nelle zone rosse regionali o in quelle locali, ma anche oltre il superamento di una determinata soglia di incidenza, a prescindere dal colore.
Il matematico Giovanni Sebastiani, del Consiglio Nazionale delle Ricerche, sostiene che c’è un legame diretto fra l’aumento dei ricoveri per Covid-19 nelle unità di terapia intensiva e la riapertura delle scuole.
Rileva che: “l’analisi delle curve del numero dei ricoverati nei reparti di terapia intensiva in Italia indica che il ritorno all’attività didattica in presenza dopo le vacanze di Natale sta veicolando l’attuale aumento della diffusione dell’epidemia di SarsCov2 in Italia. Allo scopo di limitare la diffusione dell’epidemia nel nostro Paese, penso che sia importante interrompere quanto prima l’attività didattica in presenza in tutte le scuole, indipendentemente dalla fascia d’età, e nelle università. L’analisi indica che la curva delle terapie intensive a livello nazionale in Italia è in aumento da circa due settimane e che la situazione a livello regionale è eterogenea sia a livello qualitativo che quantitativo”.
Scuole chiuse in tutto l’Abruzzo
L’ordinanza firmata dal Governatore Marco Marsilio, prevede Didattica a distanza obbligatoria dalle elementari alle superiori. All’origine del provvedimento c’è la conferma, da parte della Asl e del Gruppo tecnico scientifico regionale, di come siano in aumento i contagi nella fascia di popolazione in età scolare. L’ordinanza sarà valida fino a nuove disposizioni. Sono esclusi gli asili, che restano aperti, salvo diverse disposizioni comunali.
Regione Sardegna in bianco
L’ordinanza firmata dal Ministro della Salute certifica la zona bianca per la Sardegna. Ora il Presidente della Regione Christian Solinas dovrebbe adottare una sua ordinanza che prevederà riaperture graduali e controllate. Concordate costantemente con il Ministero e il comitato tecnico scientifico.
De Luca chiude le scuole
E’ stata pubblicata l’ordinanza del Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che stabilisce la chiusura delle scuole dal 1 marzo 2021 e fino al 14 marzo 2021. Nel testo di legge: “E’ sospesa l’attività didattica in presenza dei servizi educativi per l’infanzia e dei servizi per l’infanzia. Nonché delle scuole di ogni ordine e grado. Nelle Università restano comunque consentite in presenza le attività destinate agli alunni con bisogni educativi speciali e/o con disabilità, e in ogni caso garantendo il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica a distanza”.
Nell’ordinanza del Governatore si raccomanda anche alla popolazione di evitare tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo. Si ribadisce anche l’obbligo di rispetto delle misure raccomandate dalle autorità sanitarie, compresi i provvedimenti di quarantena dei contatti stretti dei casi accertati e di isolamento dei casi stessi.
Basilicata, zona rossa
Da lunedì 1 marzo la Basilicata diventerà zona rossa. La didattica a distanza sarà quindi obbligatoria in tutte le scuole lucane. Nelle prossime ore saranno resi noti i dettagli dell’ordinanza che sarà firmata dal Presidente della Regione, Vito Bardi.