Altri aggiornamenti sul caso di Ardea

Emergono nuovi dettagli della strage avvenuta ieri, a Marina di Ardea, vicino a Roma, quando un uomo armato di pistola e psicolabile, Andrea Pignani, ha ucciso a sangue freddo due bambini e un anziano, togliendosi poi la vita. Pignani è uscito di casa ieri mattina intorno alle 11 con felpa, zainetto e guanti e avrebbe percorso con la pistola in pugno alcune strade del comprensorio di Colle Romito, ad Ardea. Non era mai stato denunciato dai vicini. Tutti lo conoscevano e ne erano spaventati. I racconti parlano di un uomo che spesso litigava e minacciava tirando fuori una pistola con cui esplodeva colpi in aria. “Pensavamo fosse una scacciacani”. E invece era una pistola vera. Ma nessuno ha mai denunciato questi episodi e oggi, a ripensarci, è stato un errore: la strage, forse, poteva essere evitata.

Ieri, ha puntato la pistola contro le prime persone che ha incontrato, i due bambini e l’anziano. E’ quanto accertato finora dagli investigatori che stanno ricostruendo i terribili attimi della strage di Ardea.

L’Avvocato Diamante Ceci, legale dei genitori dei piccoli David e Daniel: “Cinque minuti prima della sparatoria una pattuglia dei Carabinieri di Marina di Ardea era andata a controllare che il mio assistito Domenico Fusinato stesse in casa a rispettare l’ordinanza di custodia ai domiciliari”. Quella stessa pattuglia, secondo quanto riferito, una manciata di minuti dopo è intervenuta dopo l’allarme lanciato e il triplice omicidio.

Solo una denuncia risulta essere stata presentata contro Andrea Pignani ed è stata fatta dalla madre dell’ingegnere killer, Rita Rossetti. Un anno fa, a maggio, era stata la donna a chiamare i Carabinieri dopo un’aggressione con un coltello. Ed è quello il momento in cui Andrea Pignani viene sottoposto a un  Trattamento sanitario obbligatorio (Tso). Durato poco, però. Nessuna prescrizione risulta agli atti, nessun trattamento psichiatrico.

 

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