Nella mattinata di ieri, 25 dicembre, il corpo di Angelo Burzi è stato trovato senza vita. Il 73enne, ex-Assessore della Regine Piemonte, lo scorso 14 dicembre era stato condannato a 3 anni per il caso “Rimborsopoli“.
Fondatore di Forza Italia in Piemonte, Angelo Burzi è stato una figura di spicco in tutto il mondo politico piemontese. Secondo le prime informazioni, si tratterebbe di un gesto volontario. Accanto al corpo, gli inquirenti hanno ritrovato una pistola. Ai Carabinieri, che stanno svolgendo gli accertamenti sul caso, l’arma risulta regolarmente denunciata.
Angelo Burzi era laureato in ingegneria elettronica e il suo ultimo impiego era stato presso la fondazione Magellano, promossa cinque anni fa e che aveva il compito di essere “un pensatoio per rilanciare Torino. Bisogna ragionare guardando a dopodomani, perché dall’attuale situazione critica in cui vive Torino e, di conseguenza, il Piemonte non si esce in un batter d’occhio” aveva detto in un’intervista a “Lo Spiffero“.
Duro il commento su Twitter di Guido Crosetto, suo storico amico. In un tweet ha scritto: “Questa notte, Angelo Burzi, amico da 20anni, intelligente e raffinato, uomo scorbutico, arguto, tenero e profondo, ha deciso che non valeva più la pena vivere in questo mondo. Piegato da anni di assurde ingiustizie e violenze giudiziarie, ha detto “basta!”. Addio, amico mio. RIP” per poi sfogarsi ancora di più con un secondo tweet: “Non riesco a trattenere la rabbia, mi scuso. Da questa mattina non riesco a pensare che al suicidio di un uomo perbene e di ciò che lo ha spinto a quel gesto. Contro di lui (e molti altri) hanno usato la giustizia. Perché c’è gente che l’amministra solo per combattere nemici“.
Tantissimi i messaggi di dolore e di cordoglio tra cui quello di Marco Fontana,coordinatore torinese di Forza Italia, che ha dichiarato: “è stato e resterà per sempre un punto di riferimento per l’area liberale che compone il nostro partito. Non è solo stato solo uno dei fondatori di Forza Italia a livello locale ma anche il primo e l’unico a creare una scuola di formazione politica degna di questo nome. Era un uomo d’altri tempi, una persona perbene, un coraggioso testone idealista. E proprio per il profondo rispetto delle sue idee e convinzioni non c’è più, starà a noi difenderle e tramutarle in azione politica“.