Nel processo di appello bis per la strage ferroviaria di Viareggio avvenuta il 29 giugno 2009 e che costò la vita a 32 persone, è stato condannato a 5 anni l’ex Ad di Ferrovie dello Stato e Rfi Mauro Moretti, che è uno dei 16 imputati. La Procura generale aveva chiesto per Moretti una condanna a 6 anni e 9 mesi. Moretti è stato condannato per i reati di disastro ferroviario, incendio e lesioni. Il solo reato di disastro ferroviario è contestato agli altri imputati.
Il difensore di Mauro Moretti, avvocato Ambra Giovene, dopo la lettura della sentenza al processo di appello-bis sulla strage ferroviaria di Viareggio del 2009, ha dichiarato: “La sentenza è molto deludente. Una condanna a 5 anni per un processo senza prove é veramente un teorema e questo non può che dispiacerci. Tradisce un’interpretazione di questa storia che non é quella reale. Leggeremo le motivazioni” .
La Corte d’appello di Firenze ha condannato Vincenzo Soprano, ex Ad di Trenitalia e Michele Mario Elia, a 4 anni, 2 mesi e 20 giorni; Mario Paolo Pizzadini, manager di Cima Riparazioni, a 2 anni, 10 mesi e 20 giorni; Daniele Gobbi Frattini, responsabile tecnico Cima riparazioni, a 2 anni, 10 mesi e 20 giorni; Mario Castaldo, ex direttore divisione di Cargo Chemical, a 4 anni.
Condanne anche per dirigenti e tecnici di aziende ferroviarie austriache e tedesche addette al controllo e alla manutenzione dei carri merci.
La Corte d’appello ha assolto invece: Francesco Favo, ex responsabile certificazione sicurezza di Rfi, Emilio Maestrini, ex responsabile sicurezza di Trenitalia, Joachim Lehmann, supervisore di Junghental.