Assembramenti nel mirino del Viminale. Stretta sui controlli

Dal Viminale è partita l’indicazione ai Prefetti di stringere sui controlli per il rischio assembramenti. Per quanto riguarda le vacanze pasquali c’è molta attenzione sulle strade extraurbane, per intercettare gli spostamenti illegali.

Proprio per frenare la terza ondata che stiamo vivendo, il Governo, con il Decreto legge del 13 marzo, firmato da Mario Draghi, ha introdotto misure più restrittive che hanno ridisegnato l’Italia in rosso-arancione e per evitare proprio assembramenti.

La circolare, inviata dal Capo di Gabinetto a tutti i prefetti, offre le indicazioni per le Forze dell’Ordine. A queste ultime, si legge nel documento, è richiesto: “un particolare sforzo operativo che incida significativamente sul dispositivo dei controlli, che vanno svolti con accuratezza e concentrati specificamente nelle aree urbane più sensibili, potenzialmente interessate da fenomeni di assembramenti, specialmente in corrispondenza delle giornate festive e prefestive”.

Nel periodo pasquale, poi, servono: “mirati controlli lungo le strade di scorrimento extra-urbano, potenzialmente interessate da flussi di traffico più intensi. Uguale attenzione andrà rivolta alle stazioni aeroportuali e ferroviarie, come pure agli altri snodi della mobilità urbana”.

I dati mostrano, nello scorso weekend, una crescita delle infrazioni registrate dalle Forze dell’ordine. Sono stati quasi 5mila i sanzionati e 90 gli esercizi commerciali chiusi per irregolarità.

Il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Teo Luzi, ha tenuto comunque a sottolineare che i controlli vengono svolti “con equilibrio e sensibilità. C’è un’opera di persuasione nei confronti del cittadino, poi c’è anche il momento repressivo”.

Il decreto Draghi consente alle Regioni di adottare norme più restrittive di quelle nazionali. Ad esempio la Valle d’Aosta ha vietato con un’ordinanza, gli spostamenti verso le seconde case per i non residenti. Decisione analoga da parte della Provincia di Bolzano.

La Basilicata, che oggi è passata da rossa ad arancione, ha scelto di mantenere chiuse tutte le scuole fino al 26 marzo.

In Toscana sono 16 sindaci che hanno fatto un appello ai proprietari delle abitazioni per le vacanze nei loro territori: “non venite nelle seconde case, aiutateci a controllare la pandemia, nell’interesse di tutti”.

Quanto alla Sardegna, l’unica Regione ad essere “bianca”, alcuni consiglieri regionali M5s hanno denunciato lo sbarco ieri ad Olbia di 997 passeggeri. Denunciano che la stragrande maggioranza dei passeggeri, dopo aver rifiutato di sottoporsi al test, ha lasciato la banchina senza aver dovuto comunicare le proprie generalità e il proprio numero di telefono al personale addetto ai controlli. Sempre sull’isola il Comune di Sindia, in provincia di Nuoro, è entrato in lockdown dopo un focolaio di 23 persone contagiate in pochi giorni. E’ il secondo comune sardo, dopo La Maddalena, a tingersi di rosso.

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