Banche europee: effetti del Covid-19 sull’efficienza del mercato

Il persistere degli effetti economici negativi, causati dalla pandemia Covid ’19, sta imponendo riflessioni e rivisitazioni di temi problematici in parte avviati a soluzione nel precedente decennio. Ad esempio Il Meccanismo di Risoluzione Unico.

Il Meccanismo di Risoluzione Unico

Nello scorso decennio l’ Unione Bancaria Europea ha registrato traguardi importanti con il Meccanismo di Vigilanza Unico operativo dalla fine del 2014. Analogamnete a quanto accaduto con  il Meccanismo di Risoluzione Unico per le crisi bancarie in vigore dal 2016.

Fermo restando che per una completa Unione Bancaria Europea manca un meccanismo comune di assicurazione dei depositi. Ciò a causa della non accettazione del principio di mutualità tra i Paesi dell’area Euro. Più volte in questi ultimi anni ci si è soffermati sulla validità del Meccanismo di Risoluzione Unico.

Cosa è il Meccanismo di Risoluzione Unico

Uno strumento, che prevede la sua applicazione alle banche o gruppi bancari di maggiore importanza dell’area Euro. Uno strumento che  lascia fuori le banche medio – piccole, circa 2800 su un totale di 3000 con un 19% di attività. Una percentuale, che in alcuni Paesi, Austria, Germania, Irlanda e Lussemburgo, può salire fino a superare la quota di un terzo.

E’ fondamentale anche per queste banche prevedere degli strumenti di gestione e risoluzione della crisi, che non si rivelino traumatici per loro e per le attività economiche dei territori in cui operano.

Appello del Governatore della Banca d’Italia

E’, quindi, pienamente condivisibile l’ennesimo appello lanciato la settimana scorsa dal Governatore della Banca d’Italia nel corso di un seminario a porte chiuse. Tema: la crisi delle banche di minori dimensioni.

Organismi, che non sono sempre in grado di attingere al mercato dei capitali per dotarsi di quegli strumenti legati all’osservanza del principio del requisito minimo di fondi propri e altre passività, previsto dalla normativa europea.


Lo schema di Visco

Lo schema proposto da Visco prevede per queste banche in difficoltà grave o fallite, di finanziare il trasferimento delle loro attività e passività verso una parte terza valida. Il tuttograzie  al supporto di un deposito a garanzia, come, peraltro, già suggerito dal Fondo Monetario Internazionale.

Evitare gli effetti perniciosi di un’applicazione indiscriminata del bail in, disponendo di un’ adeguata normativa armonizzata anche per queste banche. Questo  significa non solo favorirne l’ordinata fuoriuscita dal mercato, ma anche salvaguardare il mercato bancario da tracolli patrimoniali e rischi reputazionali. Eventi questi utlimi  che ne compromettono seriamente il livello di efficienza complessiva.

Per informazioni scrivere a: info@tfnews.it