E’ stato arrestato il giudice di Bari, Giuseppe De Benedictis, dopo essere stato scoperto a ricevere una busta con dei contatti da un avvocato, Giancarlo Chiariello. L’inchiesta era in mano alla Direzione distrettuale antimafia di Lecce, che si è occupata della perquisizione di De Benedictis; pedinato mentre andava verso il suo studio.
Proprio quest’ultimo, sarebbe il luogo dell’incontro tra l’avvocato e il giudice, oltre al bar davanti al palazzo di giustizia. Il 9 aprile, durante il pedinamento, il magistrato ha incontrato l’avvocato per riscuotere la sua “parcella” che gli spettava per aver disposto gli arresti domiciliari verso Antonio Ippedico – arrestato per associazione mafiosa.
Nell’ufficio di De Benedictis erano state installate delle videocamere nascoste, le quali hanno ripreso il momento in cui il giudice prende le banconote dalla busta. Dopo essere stato interrogato in merito ai 6mila euro presenti, il giudice ha richiesto di lasciare la magistratura.
Inoltre, sono state effettuate numerose perquisizioni verso detenuti per reati di mafia, oltre che favoreggiatori indagati a piede libero.