Il fisico Roberto Battiston, Coordinatore dell’Osservatorio dei dati epidemiologici che collabora con l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) lancia un appello dicendo che mai come in questo momento in Italia è necessario fare il sequenziamento dei tamponi, ossia ottenere la mappa genetica del virus in circolazione.
Battiston ha dichiarato: “Fare i calcoli oggi è difficile perché le variabili in gioco sono troppe: ma il principale problema è che non abbiamo un sequenziamento genomico sui tamponi per capire quanti sono contagiati con Omicron e quanti con Delta. Da Natale in poi la Delta è stata sovrastata numericamente dalla Omicron, che potrebbe superare, in alcune zone, il 90% del virus in circolazione. La percentuale che resta è però ancora occupata dalla Delta che sappiamo può causare ricoveri in terapia intensiva e decessi. Questi ultimi, per esempio, stanno aumentando senza sosta: da fine ottobre ad oggi sono cresciuti di un fattore 6 evidentemente collegati alla Delta”.
Il fisico prosegue dicendo: “Omicron ha invece una crescita molto rapida, in quanto sfugge al vaccino molto bene con due dosi e parzialmente anche con tre ma causa un numero molto limitato di casi gravi. Delta invece alimenta il flusso che porta a terapie intensive e decessi”. Poi osserva: “Ci si trova così di fronte alla scelta di allentare i vincoli, considerando che la maggioranza dei casi è data da Omicron, ma in questo modo rischiamo che si espanda anche la Delta con pericolosi effetti per la componente non vaccinata della popolazione, oppure ci condanniamo a un lockdown di fatto, isolando tutti gli infetti e i loro contatti”.
Quindi secondo Battiston il problema è quello di riuscire a distinguere, quanto più possibile, le due varianti in circolazione e afferma: “Nei due mesi prima di Natale l’aumento di Delta era di tipo esponenziale anche se lento, ma non sappiamo più se sia ancora così. Dopo l’arrivo di Omicron il numero di infetti non è rimasto lo stesso: i casi sono cresciuti enormemente e la Delta ha molto probabilmente conservato il suo spazio. Per questo è importante capire tempestivamente che cosa sta succedendo e per fare questo dobbiamo sequenziare. Se tutti i casi di infezione fossero causati dalla variante Omicron sarebbe diverso, potremmo probabilmente allentare il distanziamento, ma siccome non è così dobbiamo monitorare e difenderci da entrambe le varianti“.