Il boato dei 120mila fans di Blasco lo ha accolto appena il buio è iniziato a calare sullo spazio verde di 27mila metri quadri della Music Arena di Trento. Un boato, un urlo liberatorio, risuonato nella valle che accoglie l’Arena, incastonata tra le montagne del Trentino. Qualcuno ha pensato anche di godersi lo spettacolo dal di fuori, tanti hanno trovato posto lungo la ciclabile.
E lui, il Komandante, il sorriso sornione e scanzonato di sempre, l’immancabile iconico cappellino non si è risparmiato. “Benvenuti, bentornati, ben ritrovati, sani e lucidi. Finalmente, finalmente tutti insieme“.
Canta, o meglio cantano Vasco e il pubblico, tutti i successi: Muoviti e Toffee, Un senso e poi Stupendo, Siamo soli e Delusa. Non è mancato il riferimento al Covid nell’Arena che durante la pandemia è stata un grande centro vaccinale: ”Eh già – ha cantato – io sono plurivaccinato”. Non mancano Sally, Vita spericolata, Senza Parole.
“La musica è contro la guerra”
E Blasco non ha mancato di alzare la voce su quanto sta accadendo in questo periodo, in Ucraina, “Fuck the war. Fanculo la guerra” ha tuonato accolto dall’ovazione della platea .”Noi siamo contro la guerra, contro tutte le guerre, perché tutte le guerre sono contro la civiltà. Tutte le guerre sono contro l’umanità, contro le donne, contro i bambini, contro gli anziani. E la musica è contro la guerra. Pace, amore e musica – invita il rocker -. Facciamo l’amore. L’amore e la musica“.
La chiusura affidata, come tradizione ad Albachiara e ai fuochi d’artificio che illuminano il finale. Ora si prosegue con 11 date, tutte sold out: 660mila biglietti venduti, compresi quelli per il doppio appuntamento al Circo Massimo l’11 e 12 giugno.
Al concerto i genitori di Alba Chiara giovane vittima di femminicidio
Presenti al concerto anche i genitori della sfortunata Alba Chiara, chiamata così in onore del rocker: “Speriamo di incontrare Vasco e fargli conoscere nostra figlia con i suoi dipinti”. Dopo l’omicidio della figlia ventiduenne, la coppia porta avanti una campagna costante contro il femminicidio. Stesso delitto di cui è rimasta vittima Alba Chiara, quel 31 luglio del 2017 quando fu uccisa con quattro colpi di pistola dal ragazzo Mattia Stanga che poi si è tolto la vita.