Blocco terroristico dell’Alta Velocità’: individuato l’autore

Era sin da subito apparso un gesto imputabile ad una sorta di risposta al Blitz di martedì compiuto dalle Forze  dell’ordine nei confronti degli anarcoinsurrezionalisti. A trovare l’autore  sono stati gli investigatori della Digos della Questura di Firenze e del Compartimento della Polfer toscana. Secondo le ricostruzioni della polizia si tratterebbe di una persona che dimorava nel centro sociale “Corsica” di Firenze, sgomberato poche ore prima del blitz nella galleria, dove avrebbe danneggiato le telecamere di videosorveglianza e un armadietto metallico dell’Alta velocità. Si tratterebbe di un militante dell’area anarchico-antagonista.

I magistrati inquirenti della DDA, coordinati dall’Aggiunto Luca Tescaroli, stanno procedendo  per attentato alla sicurezza dei trasporti, furto aggravato e danneggiamento. Gli inquirenti della Polfer e della Digos, stanno cercando di ricostruire quanto avvenuto nella tratta ferroviaria ad alta velocità tra Firenze e Bologna, dove sono stati segnalati estranei nella galleria ‘Firenzuola’ e una telefonata anonima ha annunciato la presenza di una bomba.

Gli inquirenti hanno accertato che la telefonata anonima fatta dall’indiziato è partita da una delle colonnine in galleria e quindi da una persona che si trovava all’interno del tunnel. “La chiamata è arrivata all’ufficio di pronto intervento di Ferrovie a Bologna, che sosteneva ci fosse una bomba“, aggiunge la Polfer. I controlli svolti nella notte e stamattina hanno però escluso la presenza di ordigni: la Polfer ha ispezionato tutta la galleria in un senso e nell’altro, per un totale di 14 chilometri. E’ stata fatta la bonifica ed è intervenuta anche la Polizia Scientifica.

Chi indaga non esclude che possa esserci anche un collegamento con gli arresti di martedì. La Polizia, infatti, aveva dato esecuzione ad un’ordinanza di misura cautelare per nove persone nell’ambito di una indagine della procura di Genova in cui si procede per l’associazione con finalità di terrorismo, istigazione a delinquere aggravata dalla finalità di terrorismo ed eversione e offese all’onore o al prestigio del presidente della Repubblica. Gli indagati sono tutti vicini al circolo “Gogliardo Fiaschi” di Carrara.

Secondo l’impianto accusatorio il gruppo utilizzava il periodico “Bezmotivny – senza motivo“, un quindicinale stampato a Massa, per effettuare una sorta di chiamata e invito a partecipare alla lotta armata anche per nuovi adepti.

Sempre nella giornata di martedì, a Firenze, le Forze dell’Ordine avevano proceduto allo sgombero di uno stabile occupato abusivamente da militanti anarchici. Nel corso delle operazioni è stata arrestata una donna di 30 anni di origini albanesi per resistenza e lesioni mentre in due hanno trascorso la notte sul tetto dello stabile. Il fermo della donna oggi non è stato convalidato ed è tornata libera.

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