Ieri mattina si è svolta la manifestazione “Una volta, per tutti”, organizzata dalle associazioni Roma più bella, Ihn (Italian hospitality network), Tni Italia (Tutela nazionale imprese) e Lupe Roma, contro le chiusure del comparto ristorazione.
La manifestazione si è svolta pacificamente nella mattinata a Roma, al Circo Massimo, dove sono confluite centinaia di vetture e pullman provenienti dal nord e dal sud Italia. La Polizia dei Reparti Mobili che presidiavano la manifestazione, è dovuta intervenire per fermare un gruppo di persone che voleva dirigersi, senza autorizzazione della Questura, a Palazzo Chigi.
A supporto degli agenti in assetto antisommossa sono intervenute anche una ventina di pattuglie vigili urbani, del I Gruppo Trevi e limitrofi, che dalle 13.30 hanno chiuso diverse strade del centro, per motivi di sicurezza. Nel primo pomeriggio è stata isolata la zona del Circo Massimo, con la chiusura di via dei Cerchi, via del Circo Massimo, via Petroselli. Chiusure anche su Corso Rinascimento, Via del Corso e Via del Tritone.
A partecipare alla manifestazione i ristoratori e i commercianti, ma anche venditori ambulanti e tassisti con cartelli e striscioni per chiedere la riapertura e la ripartenza del Paese. Gli organizzatori rappresentanti delle varie categorie hanno annunciato che l’intenzione è stata quella di fare una protesta pacifica e hanno preso le distanze dai disordini di ieri verificatisi per infiltrazioni di gruppi di estremisti. Obiettivo, spiegano i ristoratori “è ottenere aperture dei locali per accogliere la clientela al tavolo o al bancone sia a pranzo che a cena, rispettando tutte le regole previste per il contenimento di contagi”.
Al termine della manifestazione, circa 200 manifestanti di ritorno verso nord, hanno bloccato l’Autostrada A1, a circa 1 chilometro del casello di Attigliano, per sottolineare ulteriormente il disagio della categoria e creando una coda lunga molti chilometri.
Intorno alle ore 20:00 la Digos di Terni ha cercato di sbloccare la situazione supportata dalle pattuglie dei Carabinieri della Compagnia di Amelia e della Stazione di Attigliano e della Sottosezione della Polizia Stradale di Orvieto, competente per il coordinamento del traffico autostradale.
Il leader della protesta sembrerebbe essere Pasquale Naccari, portavoce di Tutela Nazionale Imprese che, dalla sua pagina facebook, ha anche mostrato le immagini del blocco dell’Autostrada con una diretta dal presidio autostradale.
“Basta promesse, vogliamo aprire, senza fasce colorate e coprifuoco. Siamo stati a Roma, non ci hanno accolto – affermano a più voci nella diretta Facebook.
“Quando apriamo? Boh! Quanto ci danno? Boh! Non ne possiamo più di promesse, noi dormiamo qua. Siamo agnelli sacrificali dei grandi poteri. Noi non siamo violenti, criminali, fascisti o comunisti. Abbiamo parlato con tutti e non vogliamo più parlare con nessuno…siamo stanchi di parlare e di fare tarantelle. Siamo gente perbene e vogliamo tutelare il nostro lavoro”.
Si apprende che il traffico autostrdadale in direzione Nordo, dopo le 21:30, si è lentamente normalizzato.