Bollettino dell’8 marzo: 13.902 casi e 318 decessi. Draghi “Pandemia non è ancora sconfitta”

Secondo i dati del Ministero della Salute, di oggi 8 marzo, sono 13.902 i nuovi casi positivi al Coronavirus in Italia, che portano il totale dall’inizio dell’epidemia a 3.081.368. Ieri i contagi erano 20.765.

Sono 184.684 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 271.336. Il tasso di positività è stabile al 7,5% (ieri era del 7,6%).

Nelle ultime 24 ore i decessi sono stati 318. L’Italia supera così la soglia delle 100mila vittime per Covid. A poco più di un anno dal primo decesso a causa del virus: il 78enne di Vo’ Euganeo, Antonio Trevisan.

Sono 2.700 i pazienti in terapia intensiva per il Covid in Italia, 95 in più rispetto a ieri nel saldo quotidiano tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri in rianimazione sono 231 mentre ieri erano stati 161. Nei reparti ordinari ci sono invece 21.831 persone, in aumento di 687 unità rispetto a ieri.

Le parole di Draghi dell’8 marzo

Il Premier Mario Draghi, in un videomessaggio, ha dichiarato: “La pandemia non è ancora sconfitta ma si intravede, con l’accelerazione del piano dei vaccini, una via d’uscita non lontana. Ci troviamo tutti di fronte a un nuovo peggioramento dell’emergenza sanitaria. Ognuno deve fare la propria parte nel contenere la diffusione del virus. Ma soprattutto il governo deve fare la sua. Anzi deve cercare ogni giorno di fare di più”.  

Draghi ha aggiunto: “Voglio cogliere questa occasione per mandare a tutti un segnale vero di fiducia. Anche in noi stessi. Ringrazio, ancora una volta, i cittadini per la loro disciplina, la loro infinita pazienza, soprattutto coloro che soffrono le conseguenze anche economiche della pandemia. Ringrazio gli studenti, le famiglie e gli insegnanti che sopportano il peso della chiusura delle scuole. Ringrazio gli operatori sanitari, le Forze dell’ordine, le Forze armate, la Protezione Civile e tanti altri lavoratori in prima linea per la loro incessante opera. Sono anche questi esempi di responsabilità civica e professionale, di cittadinanza italiana attiva che impongono al Governo di moltiplicare ogni sforzo”. 

“Siamo solo all’inizio” ha sottolineato il Premier. “Il nostro compito è quello di salvaguardare con ogni mezzo la vita degli italiani e permettere al più presto un ritorno alla normalità. Ogni vita conta. Non perdere un attimo, non lasciare nulla di intentato, compiere scelte meditate, ma rapide”.  

Draghi ha concluso dicendo: “Nel piano di vaccinazioni, che nei prossimi giorni sarà decisamente potenziato, si privilegeranno le persone più fragili e le categorie a rischio. Aspettare il proprio turno è un modo anche per tutelare la salute dei nostri concittadini più deboli”. 


Per informazioni scrivere a: info@tfnews.it