In mezzo al caos della crisi di Governo, inevitabilmente le riforme dell’ex Premier Conte, sono passate in secondo piano, o per meglio dire, “congelate”. Primi fra tutti, i bonus. Diversi sono stati quelli messi a disposizione, alcuni andati a buon fine, mentre altri rimasti in sospeso.
Si tratta degli incentivi smartphone, per le famiglie con Isee sotto ai 20mila e bonus occhiali, con voucher di 50 euro una tantum per le famiglie con Isee inferiore ai 10mila euro. A queste si aggiungono bonus rubinetti ed auto elettrica. Incentivi che ora andranno analizzati nuovamente dall’attuale Presidente, Mario Draghi. Non tutti, probabilmente, verranno presi in considerazione.
Il bonus smartphone era nato con la prospettiva di avvicinare sempre di più le famiglie alla digitalizzazione. Indispensabile per determinati lavori e soprattutto, per la didattica a distanza. Tuttavia l’incentivo, per poter essere messo in campo, necessita di un decreto. Il mese preannunciato dal Governo Conte è quello di marzo. Data, qualora andasse in porto il progetto, che slitterà inevitabilmente.
Nessun novità dal fronte del bonus occhiali. Compito che ora spetta al Ministro della Salute e a quello dell’Economia per poter dare il via libera. Così come non si hanno notizie sull’incentivo dell’acquisto dell‘auto elettrica. Il bonus prevedeva uno sconto del 40% per l’acquisto da parte di famiglie con reddito inferiore a 30mila euro.
Tuttavia, non sono solo questi i punti che sono passati in secondo ordine (per non dire ultimo). Tra questi, l’aumento del costo della revisione di 9,95 euro e l’avvio degli incentivi dei veicoli sicuri. Così come non si sa niente del bonus dei rubinetti. In tempo di riforme, si parlò di 1000 euro e 2500 euro su un massimo di spesa 5000 mila euro.
Sull’esempio del titolo di un famoso brano di Battiato, “La stagione del Bonus viene e va”!
