Diciassette arresti nel napoletano. I reati: associazione di tipo mafioso finalizzata alla ricettazione, detenzione e porto illegale di armi ed esplosivi, tentato omicidio e associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Contestati dalla DDA di Napoli. Le notifiche, invece, nella notte dai Carabinieri della Compagnia di Castello di Cisterna.
Le indagini hanno definito una rete che ha coinvolto le città di Napoli, Agrigento, Biella, Terni e Santa Maria Capua Vetere in provincia di Caserta. Complessivamente sono state notificate misure cautelari a quattro indagati che erano in libertà, a 11 già detenuti in carcere e a due già agli arresti domiciliari per altra causa.
Arrestati anche i capoclan, nei reati anche due tentati omicidi
Le indagini sono state condotte dai militari di Castello di Cisterna e dalle stazioni di Brusciano e Marigliano da dicembre 2017 per tre anni. Alla fine sono arrivati ai clan rivali Rega ed Esposito-Palermo, entrambi di Brusciano, e le loro attività illecite.
In arresto anche Francesco Palermo e Tommaso Rega, alias “O’ chirichiello”, capi degli omonimi clan. I clan in oggetto sono dediti a estorsioni, attentati dinamitardi, reati contro la persona, in materia di armi, e traffico di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti di varia natura, commercializzati nelle loro “piazze di spaccio”.
Nella lista delle malefatte ci sono poi anche due tentati omicidi. Il primo risale al 3 dicembre 2017. Il secondo è datato 20 dicembre. In quest’ultimo episodio rimase ferito il padre di un militare dell’Arma in forza alla Sezione Operativa della Compagnia di Castello di Cisterna, accidentalmente sul luogo dell’agguato.