Coniugi scomparsi: Carabinieri, VVF, Soccorso Alpino impegnati nelle ricerche

I militari del Comando Provinciale dei Carabinieri di Bolzano, unitamente a tutte le altre forze messe in campo dal Commissariato del Governo per la Provincia di Bolzano, continueranno anche oggi le ricerche dei coniugi scomparsi. Da oltre una settimana non ci sono notizie di Peter Neumair e Laura Perselli, i due insegnati bolzanini in pensione di 63 di 68 anni. I fronti di ricerca sono due.

Da un lato Vigili del Fuoco di varie squadre sia della Provincia di Bolzano che della Provincia di Trento setacceranno ancora il fiume rispettivamente dalla confluenza tra Adige e Isarco fino a Salorno e da Roverè fino alla diga di Mori.

Oltre all’ecoscandaglio dei Vigili del Fuoco di Bolzano, sono disponibili mezzi in arrivo da Firenze e Roma. Dall’altro lato si cercherà sul Renon. Si tratta della montagna che sovrasta Bolzano. Una zona  che i Neumair sono soliti frequentare e raggiungibile a piedi dalla loro abitazione in centro storico.

Sono in campo tre squadre del Soccorso Alpino e una dozzina di Carabinieri. Si vuole setacciare tutta l’area nei pressi di sentieri usati per le passeggiate da Bolzano a Soprabolzano, Santa Maria Assunta e l’area intorno.


Persone scomparse in Italia nel 202o e ritrovate da Carabinieri e altre Forze

Il dato  fa registrare un sensibile calo delle denunce di scomparsa, in particolare durante il c.d. lockdown (-72,19% nel solo mese di aprile).

In questo periodo infatti (da marzo a maggio 2020) le denunce di scomparsa sono state in totale 1.645; hanno riguardato 754 minori (45,8%), 763 adulti (46,4%) e 128 anziani over 65 (7,8%). Le persone ritrovate sono state 1.107 ovvero il 67,3%. La percentuale più bassa di ritrovamenti si registra tra i minori stranieri (37%), mentre la percentuale di anziani è dell’85,9%.

Sono questi i dati del commissario del Governo per le Persone Scomparse, il Prefetto Silvana Riccio, con riferimento al periodo in cui nel nostro Paese sono stati fortemente limitati i movimenti delle persone. Limitazioni che hanno evidentemente determinato una diretta incidenza sul numero di denunce del periodo che, se comparate con gli stessi mesi dell’anno precedente, fanno registrare consistenti diminuzioni.

Si tratta però di una diminuzione che, come avverte il Commissario Riccio, non deve portare a errori di valutazione: «quello degli scomparsi è un’emergenza sempre, anche se il numero dei ritrovati statisticamente cresce nel tempo».

Dal 1° gennaio al 31 ottobre le denunce di scomparsa sono state 11.254: di questi 6.277 hanno riguardato minori (42,3% quelli ritrovati), 4.931 gli adulti (66,6% quelli ritrovati) e 586 gli anziani over 65 (83,1% quelli ritrovati).

«La forbice tra scomparsi e ritrovati si restringe» ha dichiarato il prefetto Riccio analizzando gli ultimi dati sul fenomeno.
Elementi fondamentali per il ritrovamento delle persone sono il coordinamento con le prefetture e gli operatori sul territorio e la sensibilizzazione sul tema: «Agiamo su un terreno fatto di dolori, fragilità, tensioni, di sfumature psicologiche pesanti. E poi c’è l’opera di sensibilizzazione preziosa dei media. Come conta la collaborazione dei cittadini. La scomparsa non si risolve nel chiuso delle stanze».

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