Carbonara Day: la ricetta di pasta più amata e cucinata al mondo

Siamo alla quinta edizione della Carbonara Day ovvero la giornata del piatto più desiderato e imitato al mondo. Ed è anche la seconda edizione che a causa della pandemia, vedrà il piatto di pasta essere omaggiato tramite il remoto. Infatti anche se il covid ancora blocca la riapertura dei ristoranti e gli incontri a casa di amici e parenti, alla carbonara non si rinuncia.

Come nella passata edizione ci si troverà tutti in rete con l’hastagh #carbonaraday e in punta di web-forchetta ognuno potrà condividere; post, stories, ricette e foto del proprio omaggio culinario da immortalare pochi secondi prima di essere gustato tutt’altro che virtualmente. L’appuntamento è supportato da Ipo International Pasta Organization e ideato dall’Unione Italiana Food

Il tema dell’edizione 2021 dell’evento è “MyCarbonara” con tanto di dibattito aperto; a partire dalle 12 di oggi martedì 6 aprile su Facebook, Instagram e Twitter. In prima linea i puristi per i quali esiste solo una maniera per fare la carbonara perfetta: bastano i 5 ingredienti canonici; pasta, guanciale (mai pancetta) pecorino, uovo, pepe. Dall’altra i nuovi “carbonari” provenienti soprattutto dagli Stati Uniti dove è nata la “Smoky Tomato Carbonara” ovvero la carbonara con n ingrediente non previsto dalla ricetta originale: il pomodoro. 

Negli anni la carbonara è stata spesso esaltata, rivisitata, modernizzata, trasformata, talvolta  purtroppo, anche rovinata. Una cosa è certa: ogni qualvolta si parla di carbonara nel bene o nel male l’argomento diventa subito un trend ai primissimi posti. 

Barilla e la carbonara insieme con “Carebonara”

Oltre alle numerose dirette social durante le quali si cucina, quest’anno arriva anche il cortometraggio di Barilla, su YouTube dal 1° aprile 2021, dove se ne raccontano le origini; protagonisti del corto, girato dal regista belga Xavier Mairesse, sono Claudio Santamaria e Yonv Joseph rispettivamente nel ruolo del cuoco e del soldato americano che danno vita alla leggenda secondo la quale la carbonara sia nata dal felice incontro tra la popolazione italiana, laziale o abruzzese, e i soldati americani della Seconda Guerra Mondiale. Un piatto, si racconta nel cortometraggio, per dare la carica ai soldati statunitensi stremati dalla guerra: un piatto che li facesse sentire a casa, un piatto per farli sentire vicini e uniti. Non a caso, infatti, il nome scelto per il corto è “Carebonara“, un gioco di parole tra carbonara e “care” ovvero prendersi cura. Quindi prendersi cura con la carbonara.

Barilla donerà 1 milione di piatti di pasta a Food For Soul, l’organizzazione no profit fondata dallo chef Massimo Bottura e Lara Gilmore. “Massimo Bottura, con la sua meravigliosa Food For Soul, ci ha dato l’opportunità di completare, ancora una volta, quella che dovrebbe essere la missione di una buona Impresa: contribuire al benessere della comunità. Per Barilla, Carebonara ha un significato molto più importante del semplice mangiare; è prendersi cura degli altri facendolo nel modo che più la rappresenta e cioè celebrando la pasta per il suo fantastico potere di unire le persone” questge le parole di Luca Barilla, vice presidente del Gruppo Barilla. 

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