Poche ore dopo l’incendio nel carcere di Terni da parte di un detenuto, un altro fatto – presso la Casa circondariale perugina di Capanne- attira l’attenzione dei giornali. A raccontare quanto avvenuto, è il segretario nazionale per l’Umbria del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, Fabrizio Bonino.
Dal suo racconto emerge che questa mattina, intorno alle ore 10:30 circa, un detenuto di origini tunisine di 33 anni ha aggredito un Ispettore della Polizia penitenziaria del Reparto circondariale sezione 3 b. Il detenuto chiedeva ulteriore terapia metadonica e non voleva rientrare in cella e, nonostante la Polizia avesse cercato di calmarlo, il 33enne ha dato una testata all’Ispettore.
Quest’ultimo è stato portato al nosocomio cittadino per alcuni accertamenti. “I detenuti evidentemente sono convinti non di essere in carcere a scontare una pena ma in un albergo, dove possono fare ciò che preferiscono”. Questo il commento di Bonino.
Donato Capece, Segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE ha dichiarato: “I numeri degli eventi critici accaduti nelle carceri italiane nel primo semestre del 2021 sono allucinanti: 5.290 atti di autolesionismo, 44 decessi per cause naturali, 6 suicidi e 738 sventati dalla Polizia Penitenziaria, 3.823 colluttazioni, 503 ferimenti. In pratica, ogni giorno nelle carceri italiani succede qualcosa, ed è quasi diventato ordinario denunciare quel che accade tra le sbarre. Importante è evidenziare che la quotidianità professionale del Corpo di Polizia Penitenziaria non si contraddistingue affatto per violenza ma per essere invece professionisti della sicurezza che sanno conciliare le attività di polizia con quelle di trattamento rieducativo”.