Caso Ferragni, indagherà la Procura di Milano sui pandori griffati

La Procura generale della Cassazione ha risolto il conflitto di competenza sul caso Ferragni – Balocco, stabilendo che a indagare sarà la Procura di Milano. La vicenda dei pandori griffati, infatti, era finita al centro di un contrasto in merito a chi fosse territorialmente competente tra gli inquirenti milanesi e quelli di Cuneo.

Proprio la Procura di Milano, sostiene che il profitto delle presunte truffe contestate a Chiara Ferragni per i casi del pandoro Balocco, delle uova pasquali Dolci Preziosi e della bambola Trudi, è consistito anche nel rafforzamento mediatico dell’immagine della influencer. Nel provvedimento del pg della Cassazione si legge, inoltre, che l’imprenditrice ha guadagnato dal crescente consenso ottenuto veicolando una rappresentazione di sé strettamente associata all’impegno personale nella beneficenza.

In tutti e tre i casi, vale dire in merito alle uova di Pasqua, la bambola e il pandoro, la Ferragni ha pubblicato sui social post, stories e video ritenuti dal pg fuorvianti per i consumatori.

(Screenshot da Social)

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