I Carabinieri del Comando Provinciale di Catania hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale etneo, traendo in arresto Antonino Ardizzone, per il delitto di concorso in omicidio aggravato in danno di Francesco Calcagno, avvenuto nel 2017 nel podere di sua proprietà in Contrada Nunziata di Palagonia, commesso anche al fine di agevolare l’attività criminosa di un gruppo mafioso operante in Canicattì (AG).
Le indagini sono state avviate nel dicembre scorso grazie a preziose acquisizioni info-investigative che, seppur in uno stato del procedimento nel quale non è ancora intervenuto il contraddittorio tra le parti, hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell’odierno indagato inquadrando il citato evento delittuoso sia come ritorsione nei confronti di Calcagno per l’omicidio del Consigliere comunale palagonese Marco Leonardo, sia come uno strumento per affermare la presenza anche sul territorio di Palagonia di un gruppo mafioso vicino alla “Stidda”, tradizionalmente operante nell’agrigentino e di cui l’indagato farebbe anche parte.
Secondo quanto emerso dal riesame dei contatti tra i sospettati dell’epoca e le attività tecniche compiute, Ardizzone, su richiesta del mandante, si sarebbe attivamente adoperato, con l’aiuto di esponenti di rilievo del citato sodalizio mafioso per la ricerca e il reperimento del killer che avrebbe dovuto eseguire materialmente l’omicidio.
