Conferenza di pace: le dichiarazioni dei leaders

La Conferenza di pace in Svizzera è stato un vertice al quale hanno partecipato Paesi di “Medio Oriente, Africa, Europa, Asia-Pacifico, America del Nord e America Latina, tutti con le loro idee e la loro leadership.

Zelensky: “Faremo la storia a summit in Svizzera”

Siamo riusciti a riportare nel mondo l’idea che gli sforzi congiunti possono fermare la guerra e stabilire una pace giusta. Questa idea funzionerà sicuramente, perché il mondo ha potere” – ha detto Zelensky. “Siamo riusciti a riunire, per ora, 101 Paesi e organizzazioni internazionali – ha aggiunto – è il numero di partecipanti che si è registrato qui in Svizzera, per il primo vertice di pace inaugurale. Alcuni altri Paesi e leader hanno mostrato interesse per il nostro vertice e hanno risposto all’impulso pacificatore della formula di pace, anche se oggi non sono presenti al primo vertice“.

Ringrazio ognuno di voi, che ha contribuito alla formula della pace che è stata presentata all’incontro del G20 in Indonesia – ha affermato il presidente ucraino – Si sono svolti quattro incontri di consiglieri per la sicurezza nazionale: ogni incontro ha avvicinato il mondo a questo vertice“.

Zelensky ha citato gli incontri di Copenhagen, in Danimarca; di Gedda, in Arabia Saudita; di Malta e infine di Davos. “E’ stato dopo quell’incontro che è diventato chiaro, durante la mia visita in Svizzera, che eravamo pronti per il summit in Svizzera”.

Tajani: “Presidente Zelensky, conti sull’Italia”

Presidente Zelensky, conti sull’Italia” – ha detto il Ministro  degli Esteri, Antonio Tajani, intervenendo al summit. Il titolare della Farnesina ha ricordato che Roma sta inviando un nuovo pacchetto di aiuti militari a Kiev. Su X Tajani ha sottolineato che “la priorità resta quella di difendere l’integrità territoriale dell’Ucraina. L’Italia lavora per avere risultati concreti su sicurezza nucleare e alimentare, su liberazione dei prigionieri di guerra e sul rientro bambini“.

Von der Leyen: “Sostenere una pace globale, giusta e sostenibile per l’Ucraina

Per la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, “congelare il conflitto oggi, con truppe straniere che occupano il territorio ucraino non è la risposta. In realtà, è una ricetta per future guerre di aggressione. Dobbiamo invece sostenere una pace globale, giusta e sostenibile per l’Ucraina, che ripristini la sovranità dell’Ucraina e la sua integrità territoriale. L’inviolabilità di tutti i confini, la sovranità di tutte le nazioni“.

La posta in gioco è questa – ha continuato von der Leyen – la storia ci insegna: la ricerca della pace è irta di sfide. Ma proprio dalle ceneri della Seconda Guerra Mondiale nacquero le Nazioni Unite. Oggi abbiamo bisogno ancora una volta di accendere quel faro di speranza per la pace e la sicurezza globale. Noi, la comunità internazionale, dobbiamo restare uniti per sostenere l’Ucraina alla ricerca della pace. Così si apre la strada alla pace. È così che apriamo la strada che consentirà di ricostruire vite e case. Ed è così che apriamo la strada per il ripristino internazionale della pace e della sicurezza. Il nostro compito comune è riaffermare il primato della Carta delle Nazioni Unite“.

Harris a Zelensky: “Continueremo a sostenere l’Ucraina

“Il presidente russo Vladimir Putin non chiede negoziati con l’Ucraina, chiede la resa di Kiev – ha detto la Vicepresidente degli USAKamala Harris, intervenendo al summit. “Noi stiamo con l’Ucraina non per carità, ma perché è nostro interesse strategico” – ha aggiunto Harris – La Russia è un membro permanente del Consiglio di Sicurezza dell’Onu: ciò nonostante, viola senza vergogna i principi fondamentali della Carta delle Nazioni Unite. Il presidente Joe Biden e io continueremo a sostenere l’Ucraina, imponendo costi alla Russia. Continueremo a lavorare per una pace giusta e duratura. Gli Usa condividono la visione del presidente Volodymyr Zelensky sulla fine di questo conflitto e su come porre fine alle sofferenze del popolo ucraino“.

 

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