Confindustria: “la manovra di bilancio non fa segnare un passo avanti”

Il Presidente della  Confindustria,  in audizione sulla legge di Bilancio, alle Commissioni Bilancio di Senato e Camera  ha chiesto di aumentare le risorse a disposizione per il taglio delle tasse in  manovra di bilancio ed ha affermato che  “nonostante alcuni interventi positivi, la manovra non fa segnare un passo avanti significativo verso la modernizzazione del Paese. Infatti, la sua impostazione risponde certamente all’esigenza di accompagnarlo lungo il sentiero di uscita dalla crisi, ma non sembra in grado di sostenere quelle istanze trasformative, dell’economia e della società italiane, che sono alla base anche di Next Generation Eu“.

Riteniamo che gli otto miliardi siano pochi, riteniamo che ne debbano essere messi almeno 13 su un taglio forte contributivo del cuneo fiscale“, ha detto il leader degli industriali. Secondo Bonomi, “è vero che l’export sta andando molto bene, quest’anno faremo forse 550 miliardi e quindi il record, ma dobbiamo stimolare anche la domanda interna, che è ferma da decenni. In secondo, visto che stanno aumentando le materie prime, stanno aumentando i costi energetici, l’unico fattore di competitività su cui possiamo lavorare – ha concluso – è abbassare il costo del lavoro”.

Non sono dello stesso avviso i sindacati, ascoltati anche loro in Parlamento sulla manovra. Cgil, Cisl e Uil chiedono di concentrare il taglio delle tasse solo su lavoratori e pensionati, perché le imprese, come denuncia il sindacato guidato da Maurizio Landini, hanno già avuto nella legge di bilancio ben 10 miliardi.
 

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