Tutti i temi del Consiglio Europeo di oggi. Inizio lavori 9.30

Ucraina, energia ed economia, sicurezza e difesa, vicinato meridionale, relazioni transatlantiche e Balcani. Questi i temi al centro del Consiglio europeo in programma oggi a Bruxelles. Il primo a cui partecipa, da quando è diventata Premier Giorgia Meloni, arrivata ieri sera nella capitale belga per la cena di gala del vertice Eu-Asean presso il Grand Forum del Museo delle Belle Arti. Il vertice di oggi – ultimo Consiglio europeo dell’anno – si svolgerà in una sola giornata, con inizio dei lavori alle 9.30 e conclusione in tarda serata.

Centrale il tema dell’energia, con l’Italia che chiede a gran voce l’introduzione di un tetto europeo al prezzo del gas: misura “urgente”, che sin dall’inizio della crisi energetica viene considerata dal Governo prioritaria per i cittadini e le imprese di tutto il continente. L’esecutivo Meloni chiede un tetto che abbia “una soglia sufficientemente ridotta, un’ampiezza di applicazione significativamente estesa”, e una tempistica di attivazione “capace di rispondere repentinamente alle speculazioni di mercato”. Per l’Italia occorre procedere con “equilibrio ed equità” fra le necessità degli Stati membri, seguendo una logica di “pacchetto” sull’insieme delle misure.

La consapevolezza, sottolineano fonti di Governo, è che il mercato dell’energia in Europa “non può continuare a funzionare anche durante la guerra in Ucraina senza un supporto agli Stati membri”. Occorre, quindi, che i Paesi che hanno meno spazio fiscale “non vengano lasciati soli alle prese con lo sforzo economico-finanziario per contenere l’impatto della speculazione sui prezzi del gas”. L’Italia ritiene “fondamentale” rendere disponibili il prima possibile fondi europei per aiutare famiglie e imprese, assicurando “il giusto grado di flessibilità sull’utilizzo”.

Si riafferma il pieno sostegno dell’UE a Kiev

Anche il dossier ucraino torna sul tavolo dei leader UE. Il vertice sarà l’occasione per i leader di riaffermare la “condanna della guerra di aggressione russa” all’Ucraina, inclusi i recenti attacchi missilistici, e il “pieno sostegno” europeo a Kiev sul piano “politico, militare, finanziario, giudiziario e delle sanzioni”. Come ribadito nelle sue comunicazioni alla Camera e al Senato prima di volare a Bruxelles, la premier Meloni rimarcherà la “piena” e “convinta” adesione dell’Italia allo sforzo europeo e internazionale a sostegno di Kiev, oltre all’impegno a rinnovare le sanzioni, considerate “fondamentali” per accelerare la fine del confitto.

Tra i vari punti in agenda, anche una discussione strategica sul vicinato meridionale dell’UE. La regione comprende dieci Paesi mediterranei non appartenenti all’Unione, tra cui Algeria, Egitto, Giordania, Israele, Libano, Libia, Marocco, Palestina, Siria e Tunisia. Le relazioni tra Ue e i Paesi del Vicinato Sud hanno conosciuto un significativo rilancio negli ultimi due anni. L’Italia, spiegano fonti di governo alla vigilia del Consiglio europeo, sostiene “con convinzione” la centralità delle relazioni dell’UE con il vicinato meridionale, consapevole “dell’interconnessione profonda” tra le due sponde del Mediterraneo e del proprio ruolo di “cerniera e ponte energetico naturale” tra Mediterraneo e Europa.

Tra i 27 Stati membri vi è la “piena consapevolezza” circa la priorità di un Mediterraneo stabile per la stabilità del continente. L’impatto del conflitto in Ucraina sui Paesi del Nord Africa ha aumentato il rischio di instabilità, anche in termini di flussi migratori che, come riconosciuto dalla Commissione europea, colpiscono significativamente la rotta del Mediterraneo centrale riconosciuta come prioritaria nel recente Piano d’Azione.

Discussione quindi anche sulle relazioni transatlantiche, alla luce del recente Inflaction Reduction Act americano. L’approccio cooperativo nei rapporti transatlantici “non esclude che l’Europa agisca a supporto della propria industria”, spiegavano fonti del governo italiano alla vigilia del vertice. La Premier Meloni ha parlato dell’Inflaction Reduction Act targato Usa davanti alla Camera dei deputati, mercoledì, nel corso delle sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo: per la Presidente del Consiglio la mossa americana “desta preoccupazione, perché – ha affermato Meloni – non possiamo nascondere i potenziali effetti distorsivi e discriminatori verso le imprese europee che potrebbe generare”.

Focus anche sui Balcani al vertice dei leader UE, i quali ribadiranno la priorità alla stabilizzazione dei Balcani occidentali quale “tassello centrale per la sicurezza europea”, e l’urgenza di dare nuovo slancio ai negoziati di adesione con i Paesi dell’area.

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