Contagi Covid: il Regno Unito sempre più vicino a nuove misure

Mentre in Italia si polemizza e si strumentalizzano politicamente e irresponsabilmente le decisioni del Governo con infiltrazioni di soggetti politici paramilitari e violenti nelle piazze di chi manifesta pacificamente il proprio legittimo, opinabile o meno, ma democraticamente condivisibile, dissenso su alcune misure anti Covid, nei paesi europei la diffusione dei contagi cresce e preoccupa le Autorità che stanno per adottare provvedimenti di nuove limitazioni alla vita sociale.
Il Regno Unito finora aveva sempre escluso il ricorso all’obbligo vaccinale, tenendosi aperta l’opzione di riservarlo solo agli operatori sanitari.

Il Governo britannico di Boris Johnson sta ora valutando, secondo quando riportato dalla BBC, l’introduzione del vaccino obbligatorio anti Covid per tutto il personale del servizio sanitario nazionale come ha riferito il Ministro  della Salute, Sajid Javid.

Sono 50 mila i casi giornalieri di nuovi positivi  ed ovviamente gli ospedali rischiano di tornare di nuovo sotto pressione. Pertanto, le Autorità britanniche vogliono assicurarsi che tutti i sanitari fortifichino la loro immunizzazione contro il virus.  «La decisione finale non è stata ancora presa», ha continuato il Ministro , «ma è qualcosa che ho in mente».

La nuova direttiva potrebbe arrivare in un momento di forte preoccupazione perché attualmente nel Regno Unito sono state abolite da luglio tutte le misure di protezione sanitaria dal virus.

«La misura dell’obbligo vaccinale per i sanitari esiste già in molti altri Paesi d’Europa» ha aggiunto il Ministro  della Salute inglese, che ha sottolineato come “medici e infermieri non solo abbiano un maggiore rischio di infezione, ma siano anche a contatto con persone particolarmente vulnerabili».

Il ritorno dell’obbligo della mascherina, il distanziamento, lo smart working e la limitazione delle capienze dei locali  sono i punti chiave di un piano anti Covid che il Governo britannico sarebbe pronto a mettere in atto laddove la pressione sugli ospedali, già in aumento, arrivasse a preoccupare ancora di più.

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Redazione

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