Nessun tifoso nerazzurro immaginava: l’Inter e Conte verso la separazione. L’addio ufficiale potrebbe arrivare nell’arco delle prossime 48 ore. Il tempo necessario per ratificare la chiusura del rapporto e lasciarsi con dispiacere e rimpianto, ma senza liti e rancori.
La società vuole restare ad alti livelli, competere per lo scudetto e fare bene in Europa. Ma la crisi economica acuita dalla pandemia ha costretto la proprietà a chiedere un prestito. Poi a rivedere i conti e farli tornare attraverso cessioni, plusvalenze, risparmi, tagli, contenimento costi e diminuzione del monte ingaggi. Toccherà ai Dirigenti, Marotta e Ausilio riuscire a far quadrare i conti senza indebolire troppo la squadra. Questa operazione difficile non vedrà però Conte al timone.
Conte non ci sta
Possibili nomi
Difficile immaginare che un Dirigente esperto come Marotta non abbia già messo in conto il possibile finale della storia e dunque non abbia ora un asso nella manica per la sostituzione di Conte. Quattro i nomi potenzialmente affiancabili alla panchina dell’Inter. Il primo è ovviamente quello di Max Allegri.
Il secondo è Maurizio Sarri, ma tra le incognite c’è quella della tipologia di squadra che Conte ha formato e forgiato che non sembra adatta alle idee sarriane. Il terzo è Sinisa Mihajlovic tante volte contattato dall’Inter, grinta e carattere in stile contiano. Infine Simone Inzaghi che oggi potrebbe dire addio alla Lazio.
Vedremo chi avrà il coraggio di raccogliere la pesantissima eredità di Antonio Conte!